“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti e io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare”. (Bertolt Brecht)

sabato 24 maggio 2008

Stupri come notizie, ma di serie A e di Serie B


Premesso che è importante che sia rispettata la legge e che chi delinque deve essere giustamente punito, senza distinzioni di razze. Premesso ancora che l’immigrazione va governata con raziocinio, attraverso politiche fondate sulla legalità e la giustizia , affiancate da mirati metodi per l’integrazione e venate da un’umana solidarietà.. Non è buonismo a basso costo ,come qualcuno ,a torto, crede, ma una società civile che si ritiene democratica non può mirare alla caccia al diverso, alla repressione e, peggio ancora, alla “giustizia” fai da te. Oggi si assiste alla creazione di una sottile rete, la rete della paura,innescata dalla diffusione a “macchia d’olio” di un informazione faziosa, che ha il solo scopo di creare allarme sociale e , quindi, di giustificare le politiche repressive, esclusivamente repressive, che si stanno intraprendendo. Paure create in Italia siano state ingigantite da una parte politica , che detiene il polo dell’informazione, specie della TV, che vuole solo discostare l’opinione degli italiani da altre e ben maggiori problematiche. Voglio solo segnalare un fatto che non ho sentito dall’informazione ufficiale e a caratteri cubitali come in occasione dei fattacci accaduti di recente a Roma.
Se la vittima è rumena infatti, la notizia viene ignorata dalla maggior parte dei media. Pochi giorni fa una ragazza rumena è stata stuprata a Roma da un italiano. Avete letto bene. Una rumena stuprata da un italiano, nei giorni in cui rom e rumeni sono messi alla pubblica gogna. La ragazza aveva iniziato da poco a fare le pulizie in un call center, presumibilmente dopo la fine dell'orario di lavoro dei dipendenti. E' stata aggredita alle spalle e minacciata con un taglierino. Lo stupratore, A. A., è un nostro connazionale. Non voglio fare commenti di sorta. Mi limito a riportare questo fatto. Perché la stampa, la televisione, la radio scelgono gli stupri di serie A e quelli di serie B.
Le conseguenze della pubblicazione di una notizia sono visibili. Pochi giorni fa è stato dato ampio risalto al tentativo di rapimento di una bimba da parte di una ragazza rom, a Napoli. Pochi giorni dopo è scattata la rappresaglia. I campi nomadi di Ponticelli e dintorni sono stati assaltati dalla folla inferocita.
Il mio parere sulla vicenda conta poco. Mi limito, nel mio piccolo, a dare un granello di risalto a una notizia che è passata sotto colpevole silenzio. Nulla di più. Per non essere "complice" di una deriva xenofoba che non vedo poi così lontana in questa Italietta...

domenica 18 maggio 2008

Verona........Ricordando Nicola....


Ecco i risultati delle politiche di destra e leghiste soprattutto del nord est. Ieri si è svolta la marcia per Nicola, per ricordarlo. Voglio ancora riflettere su questo grave episodio verificatosi alcuni giorni fa, quando ormai si sono spenti i riflettori dei media su questo efferato crimine., per ricordare la triste vicenda di questo ragazzo, il clima contestuale nel quale si è verificata, nel rispetto di questa giovane vita volata via nel soffio di una notte e nel rispetto del dolore immenso della sua famiglia.
I politici preposti dovrebbero fare un serio esame di coscienza, questa è una violenza figlia di alcuni discorsi e dell’intolleranza diffusa alimentata e fomentata artatamente dagli esponenti politici, in primis la lega che per avere i consensi e accalappiare una parte di potere non disdegna atteggiamenti estremisti: se parli di fucili, qualcuno poi si sente autorizzato a usarli. Bisogna riflettere, non tutti comprendono il linguaggio come iperbolico, rozzo e pseudo violento; tale linguaggio alimenta una certa sottocultura violenta, teppistica, xenofoba, razzista e antisemita. Leggo con orrore il curriculum di giovani picchiatori neri, una scia di aggressioni mirate e deliranti: un giovane con la maglia del “Lecce” apostrofato come “terrone” poi massacrato di botte, un gruppo di militari scambiati per ultras napoletani e assaltati, un ragazzino punito perché “colpevole” di non saper usare lo skateboard, due giovani dei centri sociali sprangati, l’assalto a un giovane “colpevole” di stare seduto sugli scalini in piazza delle Erbe e, dunque, di sporcare l’immagine di Verona “città di classe”. Nicola è morto, si dice, per una sigaretta negata, la verità è che se anche quella sigaretta fosse stata data si sarebbe trovato un altro appiglio per colpire quei giovani “colpevoli” per la loro chioma a codino e pertanto considerati “diversi”. Verona, bellissima città, simbolo dell’amore , per colpa di scalmanati, istigati da una politica dura, becera e razzista, è diventa città della violenza e dell’odio per il diverso, per chi non è omologato ad un certo modo di essere e di pensare. Che razza di società stiamo alimentando?
Capisco le istanze per un buon governo, capisco il bisogno di sicurezza, non capisco invece questa politica urlata e fomentata che se, da un lato da dei risultati sul piano del consenso da parte di cittadini onesti e desiderosi di cambiamenti positivi, di contro alimenta nelle giovani generazioni, in alcuni di essi, copertura neofascista e naziskin. Con la vittoria della destra alcuni di loro si sentono più forti, invasati. I nuovi padroni che possono ordire ronde punitive e agguati segregazionisti. "Esemplare" poi l’intervento del Sindaco di Verona, Flavio Tosi, che ha dichiarato: “la realtà è che sono dei disgraziati, dei ragazzi senza valori che non rappresentano sicuramente i giovani d'oggi nè Verona”. Forse non ricorda che il suo successo elettorale a Verona nasce proprio da una condanna per istigazione all’odio razziale, eppure se ne vanta in ogni occasione. La condanna è la sua medaglia al valore di padano doc.Non meno esemplare l’intervento di Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati, che ha dichiarato: “peggio Torino di Verona” accomunando due situazioni che hanno si matrici comuni, l’odio etnico, ma bruciare una bandiera è ben diverso che ammazzare una persona.Fini, paladino della destra romana e Tosi, paladino della lega veneta. Due uomini politici che nelle rispettive città hanno fomentato l’odio contro il diverso. Ricordiamo che Fini, come un avvoltoio, è andato sul luogo del delitto Reggiani, dove alcuni giorni dopo i neo fascisti hanno cercato di bruciare vivi i Rom che abitavano in una baraccopoli lì vicina.Pochi giorni fa Stefano Rodotà è intervenuto denunciando la ventata razzista e forcaiola che attraversava il Paese. L' evento, quello di Verona, ha scosso la coscienza molte persone.

Quando si minimizza sul saluto romano, (Alemanno l’ha liquidato come spacconeria, doveva, secondo me, rifiutare, al momento quel tipo di emulazione) sull’ostentazione delle croci celtiche e si fomenta il popolo a tenere i fucili caldi,quando un sindaco fa del razzismo il suo cartello elettorale ed una buona parte del popolo lo segue e un presidente della Camera ritiene paragonabile la bruciatura di una bandiera con la vita di un giovane ragazzo, credo proprio che, certi politici, stiano dando una mano alla deriva fascista della nostra società. Un bacio a Nicola, strappato alla vita da “vuoti a perdere” e un profondo abbraccio alla sua famiglia……"E tutto il nostro andare sarà tornare al punto di partenza e vederlo per la prima volta" (Proust) Ciao Nicola, giovane vita spezzata, voglio pensare che adesso ti trovi in un mondo migliore .

venerdì 16 maggio 2008

Rom : allarme sociale



Il problema dell'immigrazione sembra oggi il più sentito nel nostro Paese. Se ne discute nei più "importanti"salotti televisivi. Ognuno da la sua ricetta. Solo che gli ingredienti talvolta non sembrano quelli adeguati. Si è creato allarme sociale, si sono alimentate paure esacerbando gli animi. Alemanno e il PDL a Roma sulla paura creata dall'allarme Rom ed immigrati vari ci hanno costruito la campagna elettorale. Hanno strumentalizzato politicamente ai limiti della decenza l'omicidio della sig.ra Reggiani e poi, ,come piovuto dal cielo,ad hoc lo strupro della studentesa staniera da parte di un romeno . A Napoli i cittadini di Ponticelli hanno dato fuoco ai campi rom, scoprendo da un giorno all'altro il pericolo che rappresentavano queste persone. Forse si è arrivati ad un punto di rottura, di esasperazione. Ma non si può giustificare tanta violenza. Magari i napoletani si ribellassero così con i camorristi. Il guaio è che le istituzioni sono assenti e la camorra spadroneggia anche nel guidare i raid antirom. Certo il problema degli immigrati irregolari e che vivono in condizioni miserevoli esiste, bisogna trovare delle soluzioni. E' vero che non si può venire in Italia e fare ciò che si vuole. Ma dov'è lo Stato, dove sono i nostri governanti? Che fine ha fatto il diritto, perchè la legge è così flebile, inapplicabile? Il guaio è che la magistratura è delegittimata da 15 anni. La magistratura non può sostituirsi al potere legislativo nè a quello esecutivo. Si adeguino le leggi, si dia più potere ai giudici, si faccia della legalità, in tutti i contesti, non solo l'immigrazione, il faro che guidi tutti. Se non funzionano le leggi significano che o non sono buone o la magistratura non ha il potere di applicarle in maniera adeguata. In quanto al concetto di reciprocità , da molti invocato,non sempre lo si può applicare, specie nei paesi islamici ove esistono ancora concetti tribali, se noi siamo una democrazia non possiamo comportarci come coloro che non hanno questa forma di governo. Come a dire "non siamo come loro" Loro si devono adeguare al nostro sistema nel nostro Paese, ma non può esserci reciprocità, noi , nel loro , non ci adegueremmo mai, almeno per quanto riguarda quei paesi che non sanno cosa sia la democrazia. In quanto ad altri problemi culturali del tipo “crocifisso si oppure no” bisogna ricordare che viviamo in uno Stato laico e deve essere garantita la cultura di tutti, poi si lascia all’autonomia delle singole scuole o dei singoli enti l’opportunità o meno di agire nell’interesse della comunità. Certamente non dobbiamo subire veti e vessazioni da chi è ospite nel nostro Paese. Credo che l’educazione unita al buon senso e al rispetto reciproco possano fare molto di più delle urla e dell’intolleranza. E' auspicabile che finalmente le leggi siano fatte rispettare da tutti, soprattutto che si ristabilisca uno stato di diritto ove non si colpiscano solo i deboli, ma chi delinque in tutti i sensi. In primis andrebbero anche abrogate le leggi sul falso in bilancio e sulla prescrizione dei reati. Come a dire , la legalità e il rispetto delle regole in tutti i sensi.
"L'uomo è uomo quando non è testardo. Quando capisce che deve fare marcia indietro e la fa. Quando riconosce un errore commesso, se ne assume le responsabilità, paga le conseguenze e chiede scusa. Quando riconosce la superiorità di un altro uomo e glielo dice. Quando amministra e valorizza nella stessa misura tanto il suo coraggio quanto la sua paura." (da "Il Sindaco del Rione Sanità" Eduardo De Filippo)

Un pò di cambiamenti

Curando un altro blog di politica "La sinistra che Vogliamo " insieme ad un gruppo di amici blogger,questo blog è in effetti una "fotocopia" dell'altro.Per tale motivo ho deciso di apportare alcuni cambiamenti soprattutto nei contenuti.
La politica analizzata criticamente,secondo il mio punto di vista, sarà sempre presente ma,accanto ad essa cercherò di discutere anche di altre tematiche che riguarderanno la società e l'individuo,il pensiero speculativo antico e moderno,i problemi del nostro tempo che possono anche travalicare il campo della politica come "fatto" in se.
Spero di essere compresa da chi mi legge
B L O G I N
R I S T R U T T U R A Z I O N E

VASCO ROSSI _BASTA POCO_