“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti e io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare”. (Bertolt Brecht)

sabato 26 luglio 2008

LIBERTA' PER GLI ASSASSINI di Salvatore Borsellino



Non ho caricato l'immagine di Bruno Contrada, a cui va la solidarietà esclusivamente umana, perchè non mi sembrava giusto accostarla ai nostri DUE per sempre EROI.
La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della liberta che si oppone al puzzo del compromesso morale dell indifferenza,delle contiguità e quindi della complicità...PAOLO BORSELLINO
IL PENSIERO sulla scarcerazione di Contrada del fratello del giudice assassinato dalla mafia:
Pochi minuti fa mi è arrivata la notizia della scarcerazione di Contrada per motivi di salute.
Non posso accettarla, il mio animo si rivolta, il constatare che agli assassini di mio fratello non è bastato ucciderlo ma che stanno anche completando l'opera mi ripugna, mi sconvolge.
Ho voglia di farmi giustizia con le mie mani dato che la Giustizia in questo nostro sciagurato paese non esiste più.
Paolo considerava Contrada un assassino e lo stesso lo considero io e per gli assassini non ci può essere ne perdono ne pietà.Non è una mia idea, Paolo disse più di una volta ai suoi familiari parlando di Contrada "solo a fare il nome di quell'uomo si può morire".
Contrada era in carcere, il solo finora a pagare per quei pezzi deviati dello Stato che con la criminalità mafiosa hanno trattato e per portare avanti questa trattativa hanno fatto uccidere Paolo Borsellino e con lui tutta la sua scorta, ragazzi mandati a morire senza nessuna difesa ne possibilità di salvezza da chi sapeva che il carico di tritolo, anzi di Semtex, l'esplosivo usato per le stragi di Stato, era già stato depositato in Via D'Amelio.
Contrada era un simbolo, il simbolo di una Giustizia che qualche volta, solo qualche volta, riesce ad inchiodare i colpevoli.Adesso quelli che lui ha servito e che sono rimasti fuori dalla galera, che non sono mai stati finora indagati perhè i pochi giudici che hanno tentato di farlo sono stati subito ridotti al silenzio, come ha detto l'altro giorno il giudice Scarpinato al Palazzo Steri di Palermo, sono riusciti a tirarlo fuori come gli avevano promesso per evitare che potesse parlare e trascinare in galera anche loro.
Avrei potuto accettare che finisse i suoi miseri giorni a casa sua, se anche gli altri avessero pagato, se fossero partite quelle indagini che non andranno mai avanti sui mandanti occulti della strage, su quelli che non si possono chiamare "mandanti esterni" perchè sono "interni" allo Stato ed alla stessa magistratura.
Ma, come disse Sciascia, "lo stato non può processare se stesso" e quello che c'era scritto sull'Agenda Rossa di Paolo consente di tenere in piedi una rete di ricatti che consente di mettere tutte le pedine al posto giusto, di manovrare i pezzi necessari, ed arrivare alla fine della partita.
Se venissero portate avanti le indagini sulle telefonate partite dal centro del Sisde sul Castello Utveggio, Contrada e tanti altri insieme a lui potrebbero andare in carcere non per concorso esterno in associazione mafiosa ma per concorso in strage e forse sarebbe allora più difficile tirarli fuori dal carcere, sarebbe più difficile concedere anche a loro l'immunità come per le alte cariche dello Stato, se ne potrebbe salvare uno ma non tutti.
Ho eliminato dal mio vocabolario due parole, la speranza ma anche la disillusione, lo scoraggiamento.
Ce ne sono rimaste solo due la parola rabbia e la parola lotta e a gridare la mia rabbia e a lottare continuerò finche avrò voce, finché avrò vita.
Salvatore Borsellino

venerdì 25 luglio 2008

NAPOLI: EMERGENZA FINITA? Quello che non vedrete mai alla TV ,in Italia già vige un'informazione di regime.Il fascismo sta tornando.

Sul “Il Napoli” di ieri è stato pubblicato un articolo molto interessante “Rifiuti, strani controlli sui veleni ora analizza chi prima scaricava”, insomma il controllato è anche il controllore.
http://www.chiaianodiscarica.it/doc/rifiuti_controlli.pdf


Guardate ......... e riflettete
Emergenza finita ? Italia paese democratico ? La VERITA' !




E ancora......


Berlusconi:L'emergenza rifiuti è finita...ma sarà vero????






Berlusconi,Pinocchio ti fa na pippa




Scarico abusivo di spazzatura in campo Rom - Ponticelli




Il termine fasullo dell'emergenza




La crisi non è finita...e la si lascia così




Ancora visitate i seguenti video, vi renderete conto di qualcosa di molto interessante e che non vedrete mai nella TV di regime che oggi vige in Italia
1)L'emergenza che non c'era - Parte 1 di 2
http://it.youtube.com/watch?v=GogOeYqk0-8
2) Napoletone II - lo Smaltitoreovvero: UN PAESE da SMALTIRE.
http://it.youtube.com/watch?v=oW5LxPHb_vA&feature=related
TUTTA la Verità nascosta per strumentalizzare a fini propagandistici un'EMERGENZA Rifiuti escogitata per esaltare il Dittatore/Ducetto da MANOVRATORE a BENEFATTORE di Facciata!

lunedì 21 luglio 2008

No, non è solo un rozzo individuo!! E' PERICOLOSO, MINA LE ISTITUZIONI... ORA BASTA!!Bisogna fermarlo.




Apre al Pd e sbeffeggia l'inno di Mameli. Poi se la prende con "i professori che non vengono dal nord".
Prima usa toni concilianti verso i democratici: "C'è spazio, siamo pronti ad accogliere le proposte del centrosinistra sul federalismo. Da parte nostra non ci sarà una chiusura al Pd e a Veltroni".
Poi Umberto Bossi sale sul palco e arringa i delegati. Il primo affondo, accompagnato da un inequivocabile dito medio alzato, è contro l'inno di Mameli: “Non dobbiamo più essere schiavi di Roma. L'Inno dice che 'l'Italia è schiava di Roma... toh! dico io". Secondo affondo contro lo Stato "fascista": "E' arrivato il momento, fratelli, di farla finita".
Capitolo scuola. Per Bossi è ora di dire basta "al far martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord. Un nostro ragazzo è stato 'bastonato' agli esami perché aveva portato una tesina su Carlo Cattaneo". Quindi Bossi chiama al suo fianco la parlamentare leghista Paola Goisis, della commissione Cultura della Camera, che rilancia: "Gli studenti italiani sanno tutti i sette re di Roma ma non sanno neppure un nome di un doge della Repubblica Serenissima".
Coincidenze. Umberto Bossi non ha fornito ulteriori dettagli ma, quando ha indegnamente attaccato i prof.del sud, ha citato anche l'episodio di un ragazzo sbarrato perché ha presentato una tesina su Cattaneo. Niente nomi e niente cognomi: strano, proprio di recente le cronache avevano riportato che il figlio Renzo, un fulmine di guerra a scuola, aveva portato una tesina su Cattaneo: "La valorizzazione romantica dell'appartenenza e delle identità" ma era stato clamorosamente bocciato ! E sì, che aveva sostenuto da privatista l'esame di maturità scientifica, poverello! Il suo curriculum scolastico è già una schifezza. Il padre lo vuole pure candidare alle politiche per garantire un futuro al piccolino, infatti, ha già annunciato che sul Monviso ci manda lui. Vent'anni e ancora non riesce a superare l'esame di maturità scientifica, stiamo freschi e come si diceva una volta... Povera Italia!
Io mi chiedo, al di là delle opinioni politiche, è un paese normale il nostro ove un “ministro”(???) della Repubblica che dovrebbe rappresentare gli interessi di tutti gli italiani, pagato con le tasse di tutti, si esprima in tal modo contro l’inno nazionale di Mameli e contro una categoria di una parte del Paese? Credo di no, in qualunque altra nazione avrebbe già dovuto dimettersi.
Ma chi abbiamo messo nelle istituzioni? Degli uomini o degli insetti nauseabondi?
Mi sento doppiamente offesa:
1) Per me l’inno nazionale è sacro, ogni volta che lo ascolto, mi vengono i brividi e m’identifico nel mio sentirmi italiana, amo sempre il mio Paese, ma quelle note mi penetrano e m’impregnano d’italianità e mi fanno sentire un amore sviscerato verso la mia Patria, tutta dalle Alpi a Scilla per Cariddi fino al Gennargentu.
Sentire il vilipendio che ne ha fatto quell’essere disgustoso, per qualsiasi motivo, mi irrita e mi fa provare un sentimento, che non vorrei, di odio verso lui e tutti i suoi “compagnucci”.
E poi è un emerito ignorante…. Oddio chi avete messo a governarci…
Se si legge bene il testo, non è L'Italia "schiava di Roma" ma la Vittoria: "Le porga la chioma": La Vittoria sarà di Roma, cioè dell'Italia. Nell'antica Roma alle schiave venivano tagliati i capelli. Così la Vittoria dovrà porgere la sua chioma perché sia tagliata, perché la Vittoria è schiava di Roma, dell'Italia che sarà appunto vincitrice. Ma vai a scuola ignorante di un pulenton!
2) Inveire, peraltro generalizzando, contro una categoria professionale di una parte del paese è un atto vile, ma come si permette? Lo sa quanti sacrifici e quanto hanno dovuto studiare i prof. per diventare tali, per guadagnarsi onestamente da vivere? Per caso come lui che vive di politica e fa il gradasso con i soldi che si prende a Roma? Ha mai lavorato questo soggetto che se non era per la politica era sicuramente un mezzo morto di fame? E con la politica si è sistemato il figlio di primo letto Riccardo e il fratello Franco (link ).
E poi, questo è il solito “conflitto di interessi” ora implorato da bossi (il minuscolo è voluto): dato che il figlio è stato, per la seconda volta, BOCCIATO agli esami di maturità, contesta la Commissione Esaminatrice composta da esaminatori "non amici" e, come il suo padrone vuole scegliersi i Giudici, lui. probabilmente, vuole scegliersi i Professori di suo figlio. Ma se uno è sceccu tale rimane anche con un titolo accademico; tale figlio tale padre (invertendo i termini, il risultato non cambia).
E’ vero che “Ogne scarrafone è bell' a mamma soja “ (Ogni scarafaggio sembra bello alla propria madre) ma è anche vero che “ ’e voglia 'e mettere rum, chi nasce strunz' nun po' addiventà babbà (chi nasce tondo non può morire quadrato).
E’ proprio il caso di bossi padre e bossi figlio.
Questo lurido gesto e queste ignobili dichiarazione forse nascondono, come hanno detto altri, la necessità di far ancora”fessi” i leghisti militanti e simpatizzanti.
(N.B. le parole singole in blu portano utili link informativi)

mercoledì 16 luglio 2008

QUAL È IL COLORE DELLE TOGHE ABRUZZESI? NON È CHE ADESSO ARRIVANO LE TOGHE AZZURRE?
















UN TERREMOTO POLITICO.


É questa la conseguenza delle inchieste della Procura di Pescara che hanno portato, fra gli altri, all’arresto del Presidente della Giunta regionale Ottaviano Del Turco. E il terremoto si fa sentire soprattutto sul Partito democratico, maggiormente colpito dagli arresti eccellenti.Lo stesso segretario regionale del partito e sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, è stato anche lui raggiunto da un avviso di garanzia, il 3 luglio scorso, per corruzione, concussione, truffa aaggravata e falso ideologico, nel corso di due diverse inchieste. Giovanni Lolli, deputato democratico abruzzese ed ex sottosegretario del Governo Prodi si dice sconvolto e afferma. “A questo punto non escludiamo il ricorso alle urne”. Che però potrebbe replicare i risultati disastrosi delle elezioni politiche del 13 aprile.
Insomma, pioverebbe sul bagnato.
Ma che la situazione politica abruzzese comporti una rifondazione totale e radicale, innanzitutto con il ricorso alle urne, lo dicono anche gli esponenti dipietristi e quelli della Destra di Storace. Ufficialmente i democratici affermano che “il Pd è nato per affermare il rispetto delle regole e della legalità. Anche per questo la gravità dei fatti contestati ci colpisce e ferisce profondamente”.Lanfranco Tenaglia, ministro ombra della giustizia, ribadisce una “piena fiducia nella magistratura che sta operando con la massima attenzione rispetto per i diritti delle persone coinvolte” e si dichiara anche lui sconcertato dalle notizie apprese.Come sovente accade in questi casi, tutti gli esponenti politici si dicono sconvolti e lacerati dalle notizie di reato. Sarà la magistratura a stabilire in quale chiave dovremo tutti vedere l’ex Presidente della Commissione antimafia. Berlusconi: una cosa strana, da teorema accusatorio. «Sì, ho sentito, e mi sembra una cosa molto strana che ci sia una decapitazione completa, quasi una retata, di un intero governo di una regione. Ho sentito anche il teorema accusatorio, conoscendo l'attuale sistema dell'accusa in Italia...»: così il premier Silvio Berlusconi commenta gli arresti in Abruzzo.A chi gli chiede se stia pensando alla separazione delle carriere, Berlusconi risponde: «Credo che si debba fare di più, molto di più».Veltroni: stupore e amarezza «Stupore e amarezza» sono state espresse dal segretario del Pd.Ribadita la fiducia nella magistratura. Veltroni esprime «vicinanza umana» al presidente della Regione Abruzzo, auspicando che «sappia dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati». Sulla vicenda il segretario del Pd si augura che sia fatta «piena luce nel più breve tempo possibile». Il sentore del Pd, Franco Marini «Vedo coinvolte persone, a cominciare dal presidente Del Turco e dagli assessori Mazzocca e Boschetti, che conosco da anni e che stimo per la serietà del loro lavoro e la correttezza dei loro comportamenti.
La vicenda ha ovviamente scosso l'opinione pubblica della regione per la gravità delle accuse che vengono rivolte a molti degli indagati.
Voglio però sottolineare che nessuno può essere ritenuto colpevole prima dell'accertamento delle prove e la celebrazione dei processi. Mi auguro che gli interessati possano subito dimostrare la loro estraneità ai fatti».
Procura: assurdo parlare di teorema, di fronte alle accuse di Berlusconi che ha parlato di “teorema accusatorio” il procuratore generale di Pescara Nicola Trifuoggi ha replicato «È veramente assurdo che in una vicenda simile si parli di teorema...«La generica accusa alla magistratura inquirente di procedere per teoremi non corrisponde ad un metodo di critica informata e fondata sulla conoscenza degli atti e finisce per gettare discredito all'istituzione giudiziaria nel suo complesso»: così il segretario dell'Anm, Giuseppe Cascini, replica alle parole del premier. "«Sarebbe sempre opportuno esercitare con sobrietà e misura - dice il segretario dell'Anm - il giusto diritto di critica dei provvedimento giudiziari, in particolare da parte di chi ricopre cariche istituzionali e, soprattutto, si trova all'estero in rappresentanza del nostro Paese. Le critiche, poi, dovrebbero essere informate e fondate sulla conoscenza degli atti e dei fatti oggetto di indagine»". (dal Messaggero)
Vi chiedete qual è il motivo dell’infelice uscita del caimano? Perché ha parlato di teorema?
Per difendere la giunta abruzzese? Certo che no.
Ancora una volta per difendere se stesso.
Ma non poteva urlaaaareeee “Ecco le toghe rosse! Cosa avrebbe dovuto dire ?Forse finalmente “Ecco le toghe azzurre! Ma no, sarebbe stato platealmente smascherato e allora ha tirato fuori il solito ‘ teorema’ .
Ma quale, quello di Pitagora, di Euclide,o quello delle “tangenti” e delle secanti ?
Nel clima attuale non poteva fare altro, dopo che ha espropriato il Parlamento costringendolo ‘vergognosamente’ad occuparsi dei suoi affari, delle sue malefatte che non possono e non devono essere giudicate dalle ormai ‘famose’ toghe rosse.
Il caimano in tv non poteva dire altro, pena la credibilità presso coloro che ha ridotto all’ammasso del suo pensiero.
Ma il suo entourage, i suoi giornali e tanti blogger pro-berlusca si sono scatenati
denigrando chi fa della questione morale la sua stella polare intorno alla quale si dovrebbe costruire ogni azione politica…….
Diceva un vecchio proverbio “Hanno il morto in casa e ancora non si rassegnano”
Aggiungiamo che i giudici sono politicizzati se indagano nel cdx, mentre sono paladini della giustizia se indagano nel csx, sempre secondo media pidiellini.
Inoltre si fanno barricate se si indaga a destra, tutti a strapparsi le vesti perchè un’accusa non una condanna, mentre un’accusa a sinistra per forza una condanna.
Trovo ipocrita che quando finisce di mezzo il cdx la destra attacca subito i giudici, si scrive da tutte le parti che si una gogna mediatica, so chiamano a raccolta gli spiriti più garantisti del paese e si parla di giustizialismo… invece se ci finisce di mezzo uno di csx allora si può giustamente parlare di ottimi giudici, si può fare gogna mediatica e non c’è bisogno di fare processi che già sono condannati.Garantisti a giorni alterni…
Credo che Del Turco debba chiarire subito la sua posizione e dimettersi se le sue “risposte” non sono esaustive……
Come credo che il premier abbia scritto una vergognosa pagina nella storia legislativa italiana, l’ennesima quando è lui al governo.
E qui , anche a rischio di ripetermi va ad hoc la massima di Platone:
«Dove la legge è asservita ai governanti e priva d'autorità, là incombe la rovina; dove invece la legge regna sovrana sui governanti e i governanti sono al suo servizio, là vedo la salvezza dello Stato» (Platone, Settima Lettera)
Ma per Berlusconi Platone sarebbe stato un giustizialista Komunista……..

sabato 12 luglio 2008

CAMILLERI CINQUE POESIE "INCIVILI"dedicate a Berlusconi e il suo governo.

Un grande a Piazza Navona

Dal Palco di Piazza Navona Andrea Camilleri recita le sue
Cinque Poesie Incivili.
Eccole

I poesia “incivile”
Ai monomaniaci
Basta appena un fugace pretesto
per sprofondare nel loro delirio particolare,nella loro ossessione devastante.Le sue parole scatenanti sono: Giustizia e Giudici.
A sentirle, la sua trasformazione è immediata:
il sorriso gli si muta in un ghigno,
dalla faccia gli cade la maschera variopinta, e sotto,appare una tavola di Cesare Lombroso.

II poesia “incivile”

Onde ridurre, ulteriormente, le spese il Ministro della Giustizia ordina che, solo per lui,
la prescrizione sia preventiva e pregressa ancor prima che i processi siano prefissati a ruolo e pertanto i PM che li iscrissero nel registro degli indagati
siano pregiudizialmente mandati in proscrizione per favore,
attenti agli errori di stampa!

III poesia “incivile”

Ha più scheletri dentro l’armadio lui che la cripta dei Cappuccini a Palermo.
Ogni tanto, di notte, quando passa il tram le ossa vibrano leggermente,
e a quel suono gli si rizzano i capelli sintetici.
Teme che le ante dell’armadio si aprano,
che torme, non di fantasmi, ma di giudici in toga balzino fuori
agitando come nacchere scintillanti manette
.

IV poesia “incivile”


Non importa che abbia avuto due mogli e che le sgualdrinelle confortino le sue notti;
non importa che la sua morale abbia più buchi di un colabrodo;
non importa che abbia corrotto, falsificato i bilanci, giurato il falso, prevaricato,
adottando la menzogna come stile di vita.
Non importa.
Sia ricevuto in Vaticano con tutti gli onori.
Pecunia, antica saggezza, non olet.

V poesia “incivile”

”Si prendano subito le impronte digitali dei bambini Rom!”,
ordina un paio di baffi sul nulla. E i baffi giurano che non è razzismo, ma solo umana pietà verso i bimbi costretti a mendicare.
Che cuore, che generosità.
E mi tornano a mente i versi di un grandissimo:
” Sei così ipocrita che quando l’ipocrisia ti avrà ucciso sarai all’inferno ma ti dirai in paradiso.”


IL GOVERNO E IL PARLAMENTO (pdl+lega) SI VERGOGNI

Dopo l'approvazione alla Camera del becero lodo Alfano (in effetti lodo Ghedini)e il parziale ritiro della vergognosa norma blocca processi le poesie del grande
Camilleri sono più veritiere che mai.
LODO SCHIFO-ALFANO(GHEDINI)
NORMA BLOCCA.PROCESSI anche modificata(gatta ci covava)
LEGGI AD PERSONAM PRO-BERLUSCONI
ABUSO ISTITUZIONALE PER NON FARSI PROCESSARE
V E R G O G N A !!!!

giovedì 10 luglio 2008

QUALE OPPOSIZIONE?

















"Onesto é colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla veritá.
Disonesto é colui che cambia la veritá per accordarla al proprio pensiero."

Questi due mesi di governo, per come si stanno svolgendo le azioni dell'esecutivo, forse non se li aspettava nessuno, nemmeno gran parte degli elettori che in questa tornata elettorale hanno scelto la destra berlusconiana, il dibattito del ruolo e, soprattutto, della conduzione di un efficace opposizione imperversa nel mondo della politica.


Tra le difficoltà in cui si dibatte il Pd, c’è quella di trovare un profilo di opposizione diverso da quello dell’Idv e della sinistra massimalista. Almeno è quanto si capisce dall'operato di Veltroni e gran parte dell'entourage del PD, Il rinfocolarsi della polemica sulla giustizia non aiuta a divincolarsi dall’ "antiberlusconismo classico"(non concordo, non esiste l'ideologia berlusconiana, esiste Berlusconi sulla scena politica, il che è ben diverso) e dalla necessità di difendere a tutti i costi la magistratura. L’avvicinarsi del varo della manovra economica e il tasso di inflazione programmata all’1,7% duramente contestato dalla Cgil, offrono all’opposizione occasione per cambiare l’oggetto del confronto e anche dello scontro. A prima vista l’argomento è meno scivoloso di quello della giustizia, ma c’è il rischio per il Pd di vedersi schierato a fianco del sindacato senza aver elaborato proposte alternative a quelle un po’ dall’efficacia relativa che vanno sotto il nome di ”Robin tax” e ”carta per i poveri”.
Veltroni ha annunciato per ottobre la prima grande manifestazione dell’opposizione, lasciando quindi intendere che nell’obiettivo del Pd ci sono Tremonti e Brunetta con le loro ricette economiche e non i guai giudiziari del Cavaliere.

Giusto, giustissimo occuparsi dei problemi reali del paese, ma perchè non mettere anche sullo stesso piano l'uso strumentale della giustizia, il vilipendio della magistratura che Berlusconi e la sua "compagnia" perpetrano da anni?

Come è possibile parlare di moralità e di legalità se non si attuano i principi che stanno alla base della democrazia?

Inoltre , sembra impossibile accostare l'economia alla moralità e alla legalità, non credo.

Anzi penso che in un paese dove imperversa la illegalità, dove il capo del governo stralcia processi,tra i quali il suo,abusando del potere conferitogli da cittadini che speravano in un miglioramento di condizioni sociali ed economiche , l'economia non potrà che subire un rallentamento perchè la legalità non sarà vista come un obiettivo da perseguire, ma invece al contrario si potrà eluderla se si ha un capo di governo che, da più parti accusato di corruzione, intercettato mentre cercava di corrompere, si modifica le leggi per essere prosciolto e stralciato dallo stato di diritto.

L’Italia intera attraversa una crisi morale persino più grave della crisi economica. Occorrono in tutti i partiti, a cominciare dal Pd, per poi proseguire veso IDV, gruppi dirigenti uniti, credibili e capaci di riattivare la fiducia.

Credo che questo sia un momento delicato, dividersi su come fare opposizione non serve granché, bisogna sedersi intorno ad u tavolo e trovare una linea comune, una sintesi che elimini gli eccessi dipietristi e la troppa calma del PD.

In questo momento dovrebbe venire un invito forte e deciso a rimboccarsi le maniche, a mettere da parte le differenze interne, a remare tutti nella stessa direzione.

Si fissino le priorità economiche e sociali, si ribadisca il favore per riforme costituzionali ispirate ai principi della democrazia decidente e della separazione dei poteri, si sostenga la indipendenza ma anche la responsabilità della magistratura, battendosi per maggiori risorse alla giustizia ,non tagli come ha fatto il governo.
Bisogna porre al centro della discussione la ripresa del dialogo con l’intero Paese, anche con quella parte che ha votato centrodestra, ma che comunque non è soddisfatta viste le prime azioni del governo, e con quella parte che ha votato centrosinistra, ma ha raccolto l’invito a manifestare. Con la maggioranza la regola dovrebbe essere: dialogo sin dove è possibile, conflitto sin dove è necessario.
Il popolo del centrosinistra è disorientato per due ragioni fondamentali:
- Un governo che ci ripropone vecchie logiche affaristiche e interessi di parte in primo piano.
- Una opposizione che non trova una linea unitaria e congiunturale.
Queste sono le ragioni delle mie perplessità, per questo ho tolto i loghi ,qui a fianco, per un verso mi ritrovo in IDV, per l'altro ,anche se di meno, nel PD.
Credo che molte altre persone della mia stessa area politica vivono questo dilemma.
Per ora stiamo a guardare........ma non fateci aspettare troppo.



martedì 8 luglio 2008

PER UNA CITTADINANZA ATTIVA, basta subire i "capricci"di chi dovrebbe occuparsi di interessi comunitari













CITTADINI, NON SUDDITI

UN GOVERNO DEVE OCCUPARSI DEI PROBLEMI DEI CITTADINI,
NON DEI PROBLEMI PERSONALI DEL PREMIER.


"Berlusconi non ha idee,ha interessi "(I.Montanelli)

'LA LEGGE E' UGUAE PER TUTTI'

NO AL DECRETO SALVA PROCESSI-del premier

NO AL LODO SCHIFANI/ALFANO-sempre per il premier

BASTA ALLE LEGGI VERGOGNA.

RIALZATI POPOLO ITALIANO

domenica 6 luglio 2008

PER MAGGIOR SICUREZZA

' VIVA L'ITALIA '
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.

venerdì 4 luglio 2008

PER LA DIFESA DELLA COSTITUZIONE



Su "La Repubblica.it" (CLICCA SUL LINK PER FIRMARE) è in corso una petizione contro il "lodo Alfano".

Questo il testo dell'appello di cento costituzionalisti.
"I sottoscritti professori ordinari di diritto costituzionale e di discipline equivalenti, vivamente preoccupati per le recenti iniziative legislative intese:
1) a bloccare per un anno i procedimenti penali in corso per fatti commessi prima del 30 giugno 2002, con esclusione dei reati puniti con la pena della reclusione superiore a dieci anni2) a reintrodurre nel nostro ordinamento l'immunità temporanea per reati comuni commessi dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Presidenti di Camera e Senato anche prima dell'assunzione della carica, già prevista dall'art. 1 comma 2 della legge n. 140 del 2003, dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 24 del 2004,
premesso che l'art. 1, comma 2 della Costituzione, nell'affermare che "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione", esclude che il popolo possa, col suo voto, rendere giudiziariamente immuni i titolari di cariche elettive e che questi, per il solo fatto di ricoprire cariche istituzionali, siano esentati dal doveroso rispetto della Carta costituzionale,
rilevano, con riferimento alla legge di conversione del decreto legge n. 92 del 2008, che gli artt. 2 bis e 2 ter introdotti con emendamento a tale decreto, sollevano insuperabili perplessità di legittimità costituzionale perché:
a) essendo del tutto estranei alla logica del cosiddetto decreto-sicurezza, difettano dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza richiesti dall'art. 77, comma 2 Cost. (Corte cost., sentenze n. 171 del 2007 e n. 128 del 2008);b) violano il principio della ragionevole durata dei processi (art. 111, comma 1 Cost., art. 6 Convenzione europea dei diritti dell'uomo);c) pregiudicano l'obbligatorietà dell'azione penale (art. 112 Cost.), in conseguenza della quale il legislatore non ha il potere di sospendere il corso dei processi, ma solo, e tutt'al più, di prevedere criteri - flessibili - cui gli uffici giudiziari debbano ispirarsi nella formazione dei ruoli d'udienza;d) la data del 30 giugno 2002 non presenta alcuna giustificazione obiettiva e razionale;e) non sussiste alcuna ragionevole giustificazione per una così generalizzata sospensione che, alla sua scadenza, produrrebbe ulteriori devastanti effetti di disfunzione della giustizia venendosi a sommare il carico dei processi sospesi a quello dei processi nel frattempo sopravvenuti;
rilevano, con riferimento al cosiddetto lodo Alfano, che la sospensione temporanea ivi prevista, concernendo genericamente i reati comuni commessi dai titolari delle sopra indicate quattro alte cariche, viola, oltre alla ragionevole durata dei processi e all'obbligatorietà dell'azione penale, anche e soprattutto l'art. 3, comma 1 Cost., secondo il quale tutti i cittadini "sono eguali davanti alla legge".
Osservano, a tal proposito, che le vigenti deroghe a tale principio in favore di titolari di cariche istituzionali, tutte previste da norme di rango costituzionale o fondate su precisi obblighi costituzionali, riguardano sempre ed esclusivamente atti o fatti compiuti nell'esercizio delle proprie funzioni.Per contro, nel cosiddetto lodo Alfano la titolarità della carica istituzionale viene assunta non già come fondamento e limite dell'immunità "funzionale", bensì come mero pretesto per sospendere l'ordinario corso della giustizia con riferimento a reati "comuni".
Per ciò che attiene all'analogo art. 1, comma 2 della legge n. 140 del 2003, i sottoscritti rilevano che, nel dichiararne l'incostituzionalità con la citata sentenza n. 24 del 2004, la Corte costituzionale si limitò a constatare che la previsione legislativa in questione difettava di tanti requisiti e condizioni (tra cui la doverosa indicazione del presupposto - e cioè dei reati a cui l'immunità andrebbe applicata - e l'altrettanto doveroso pari trattamento dei ministri e dei parlamentari nell'ipotesi dell'immunità, rispettivamente, del Premier e dei Presidenti delle due Camere), tali da renderla inevitabilmente contrastante con i principi dello Stato di diritto.Ma ciò la Corte fece senza con ciò pregiudicare la questione di fondo, qui sottolineata, della necessità che qualsiasi forma di prerogativa comportante deroghe al principio di eguale sottoposizione di tutti alla giurisdizione penale debba essere introdotta necessariamente ed esclusivamente con una legge costituzionale.
Infine, date le inesatte notizie diffuse al riguardo, i sottoscritti ritengono opportuno ricordare che l'immunità temporanea per reati comuni è prevista solo nelle Costituzioni greca, portoghese, israeliana e francese con riferimento però al solo Presidente della Repubblica, mentre analoga immunità non è prevista per il Presidente del Consiglio e per i Ministri in alcun ordinamento di democrazia parlamentare analogo al nostro, tanto meno nell'ordinamento spagnolo più volte evocato, ma sempre inesattamente"

mercoledì 2 luglio 2008

IL GOVERNO BERLUSCONI SI E' DIMENTICATO DELLE DONNE




"L'Ocse delinea una gravissima situazione per l'occupazione femminile in Italia, purtroppo in parte gia' nota. A fronte di queste notizie dobbiamo dire che il governo Berlusconi si e' dimenticato delle donne". Cosi' la senatrice Vittoria Franco, ministro ombra del Pd per le Pari Opportunita'. "Nessuno dei provvedimenti della manovra finanziaria contiene una sola misura per l'occupazione femminile. Anzi, tagliando fondi ai comuni, il governo ha creato le condizioni per i tagli ai servizi che gli enti locali forniscono e che sono indispensabili alle donne e alle famiglie per la conciliazione dei tempi di lavoro e di vita", sottolinea Franco ricordando che nella manovra "non c'e' niente per gli asili nido" e neppure "misure di vantaggi fiscali per le imprese che promuovono il lavoro delle donne".
La ministra Carfagna è stata catapultata alle Pari Opportunità senza un minimo di competenza,( e come potrebbe? se fino a tre o quattro anni fà faceva la velina?) così non hanno nessuna palla al piede.

E poi si deve pensare alle norme blocca-processi, il lavoro femminile non interessa a questo governo, con la concezione che ha poi delle donne il premier.... figuriamoci.
Se non ricordo male, in campagna elettorale, persino la Daniela Santachè criticò aspramente il Cavaliere su come considerasse le donne e sul come avrebbe favorito una politica di valorizzazione femminile.

Gia quando ha formato il governo, non ha mantenuto le promesse.
Aveva promesso 12 ministri di cui 4 donne (cioè un terzo di rappresentanza femminile) e invece le donne sono sì 4 ma i Ministeri sono lievitati a ben 21 (5 Ministri in meno del Governo Prodi, ridimensionamento molto deludente se si considera che il precedente Governo era formato da una coalizione di tanti partiti da accontentare e questo solo di tre, e non dimentichiamoci della forte domanda di risparmio della spesa pubblica portata avanti dalle varie denunce contro la casta degli ultimi mesi). La rappresentanza rosa è dunque di appena 19% contro il 33% promesso. E il numero dei Ministri è quasi raddoppiato rispetto a quanto annunciato.
Berlusconi ha detto che quelli con portafoglio sono 12 come aveva promesso, ma peccato che quando aveva promesso non aveva specificato e aveva fatto proprio questi numeri: 12 Ministri in tutto di cui 4 donne. Le sue solite furbate verbali.
E poi i Ministeri senza portafoglio hanno Ministri e Sottosegretari da pagare comunque con stipendi altissimi. Alla faccia del risparmio!
Ma ormai lo sappiamo, Berlusconi è un venditore e ci ha abituato alle sue trappole verbali e questa è l’ennesima dimostrazione.
La casta è sempre la casta. Diffidate gente, diffidate.
L'Italia con questo governo sta tornando indietro paurosamente, su tutti i fronti.


"L'uomo è uomo quando non è testardo. Quando capisce che deve fare marcia indietro e la fa. Quando riconosce un errore commesso, se ne assume le responsabilità, paga le conseguenze e chiede scusa. Quando riconosce la superiorità di un altro uomo e glielo dice. Quando amministra e valorizza nella stessa misura tanto il suo coraggio quanto la sua paura." (da "Il Sindaco del Rione Sanità" Eduardo De Filippo)

Un pò di cambiamenti

Curando un altro blog di politica "La sinistra che Vogliamo " insieme ad un gruppo di amici blogger,questo blog è in effetti una "fotocopia" dell'altro.Per tale motivo ho deciso di apportare alcuni cambiamenti soprattutto nei contenuti.
La politica analizzata criticamente,secondo il mio punto di vista, sarà sempre presente ma,accanto ad essa cercherò di discutere anche di altre tematiche che riguarderanno la società e l'individuo,il pensiero speculativo antico e moderno,i problemi del nostro tempo che possono anche travalicare il campo della politica come "fatto" in se.
Spero di essere compresa da chi mi legge
B L O G I N
R I S T R U T T U R A Z I O N E

VASCO ROSSI _BASTA POCO_