“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti e io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare”. (Bertolt Brecht)

lunedì 14 dicembre 2009

L'uomo più amato dagli italiani :))..:DDD


Premessa fondamentale.
Il gesto di Milano contro il Presidente del Consiglio è da condannare senza se e senza ma.
La violenza va sempre abiurata come e da qualsiasi parte essa provenga.
La violenza è sempre deprecabile ma ogni cosa ha una radice dove nutrirsi,sempre.
E la radice ove si nutre la violenza, come quella del gesto inconsulto, è nella società che si è delineata, nel clima torbido che avvelena le istituzioni e anche il popolo e mette gli uni contro gli altri come in un crescendo "mozartiano" , eufemismo che utilizzo per stemperare la drammaticità in cui si trova oggi il nostro Paese.
La politica oggi è molto al di sotto del basso profilo, come abbiamo visto, non ci si accede per competenze o per militanza ma si utilizzano altri canali che non condivido per niente.
E la sovranità non è più del popolo, come recita la Costituzione, di fatto è dei partiti e , nella fattispecie, di chi poi detiene i mass media e sa orientare artatamente il voto popolare.
L'analisi che mi preme fare è molto semplice.
Questo gesto sconsiderato è come "miele" sull' "amaro".
Non poteva accadere di meglio per spostare l'attenzione altrove , in questo determinato periodo.
Cito solo alcuni fatti attuali.
La polemica con il Presidente della Camera Fini, che va avanti da un bel e senza soluzione di continuità, il continuo ricorso alla fiducia in Parlamento nonostante una maggioranza di oltre 100 deputati , le dichiarazioni dei pentiti contro e pro , l'opinione negativa del Presidente del Consiglio e di riflesso del nostro Paese all'estero ....
Questi fatti stavano prendendo troppo una brutta piega... bisognava spegnere i riflettori .. stracciarli in qualche modo!!! Pensateci bene, con riflessione e freddezza.
Sembra proprio che, in un modo o nell'altro,si debba parlare di lui, continuamente. E spostare di consueto l'attenzione della gente dai problemi: crisi economica, perdita del lavoro, promesse non mantenute in Abruzzo, ecc.ecc.
Ieri ho visto in tv, quello che mi aspettavo: all'arrivo di Bersani, le urla contro di una "signora" ovviamente prontamente riprese dalle telecamere.
L'altro ieri sera, nell'edizione straordinaria di mezzasera nel TG5 si è detto che il padre del Tartaglia aveva affermato di aver votato Pd come tutta la sua famiglia.
Questa sera da Vespa a Porta a Porta è stato dato il colpo di grazia. Trasmissione classica con plateale "vittimismo" del PDL ad opera dei soliti. Conduttore palesemente di parte.
A metà trasmissione ho dovuto abbandonare tanto era forte il senso di "vomito"!
Il "premier" da quando è sceso in politica , per difendere i suoi interessi, non ha fatto altro che seminare odio.
Criticare lui equivaleva ed equivale ad essere sempre e comunque dei "pericolosi bolscevichi"
Ha rivoltato continuamente le "frittate"...farà la stessa cosa con questo episodio ...
Stanno facendo la stessa cosa con le dichiarazioni della Bindi e di Di Pietro ....

"Questi gesti vanno sempre condannati. Qualche volta però sono spiegabili. Certo, se si continua a dividere questo Paese, alla fine...", ha dichiarato la Bindi.
In una successiva dichiarazione, il presidente del Pd, ha precisato che "se si vuole fare una onesta riflessione sul clima politico tutti devono sentirsi responsabili. Anche il presidente del Consiglio e la sua maggioranza che da mesi cercano di dividere il Paese con pesanti attacchi al presidente della Repubblica, alla Corte Costituzionale, alla magistratura e a Parlamento".
Le parole di Bindi giungono il giorno dopo quelle, molto contestate, del leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che dopo aver espresso solidarietà al premier, ha annoverato Berlusconi tra le cause da cui potrebbe essere nata l'aggressione.

Non sembra che si siano dette cose deprecabili. E' solo un'analisi della situazione da un certo punto di vista che condivido e sottoscrivo.

Come non condivido e non sottoscrivo i gruppi su FB che inneggiano alla felicità per il gesto.
Sono solo farneticazioni di "svitati" che nulla hanno a che fare con la politica e che danneggiano l'opposizione.
Vedremo quanto tempo si terrà l'attenzione rivolta verso quest'episodio.
Lui, d'altra parte ha sempre dichiarato che è "L'uomo più amato dagli italiani" e deve continuare a stare in scena. Sempre e comunque.
Allora mi chiedo : A CHI HA FATTO BENE IL GESTO DI TARTAGLIA E A CHI HA INVECE DANNEGGIATO?

3 commenti:

Gianna ha detto...

Questo brutto episodio danneggia ancora il popolo e porta di più alle stelle Berlusconi.

Mary ha detto...

D'accordo Stella, purtroppo!

Pino Amoruso ha detto...

D'accordo con Stella...
:((

"L'uomo è uomo quando non è testardo. Quando capisce che deve fare marcia indietro e la fa. Quando riconosce un errore commesso, se ne assume le responsabilità, paga le conseguenze e chiede scusa. Quando riconosce la superiorità di un altro uomo e glielo dice. Quando amministra e valorizza nella stessa misura tanto il suo coraggio quanto la sua paura." (da "Il Sindaco del Rione Sanità" Eduardo De Filippo)

Un pò di cambiamenti

Curando un altro blog di politica "La sinistra che Vogliamo " insieme ad un gruppo di amici blogger,questo blog è in effetti una "fotocopia" dell'altro.Per tale motivo ho deciso di apportare alcuni cambiamenti soprattutto nei contenuti.
La politica analizzata criticamente,secondo il mio punto di vista, sarà sempre presente ma,accanto ad essa cercherò di discutere anche di altre tematiche che riguarderanno la società e l'individuo,il pensiero speculativo antico e moderno,i problemi del nostro tempo che possono anche travalicare il campo della politica come "fatto" in se.
Spero di essere compresa da chi mi legge
B L O G I N
R I S T R U T T U R A Z I O N E

VASCO ROSSI _BASTA POCO_