Rosarno/ La rabbia di Mamma Africa: Ricostruiremo tutto
Roma, 11 gen. (Apcom) - E' grande la rabbia, forte la delusione, ferma l'incomprensione di Mamma Africa, la signora che da anni, ogni domenica, prepara da mangiare pazientemente al popolo degli immigrati di Rosarno. Si chiama Norina Ventre, ha 85 anni, ed è la 'mamma' morale di tanti ragazzi di colore costretti per disperazione ad abbondare la propria Terra in cerca di un lavoro, o meglio di un'occupazione per sopravvivere. Ma Mamma Africa non si arrende. Non è bastato veder mandare via tutti gli immigrati, distrutta la casa di campagna dove, insieme a un gruppo di volontari, organizza la mensa per centinaia e centinaia di extracomunitari. "Ricostruiremo tutto", assicura con la speranza che presto i suoi amici possano far ritorno nella città della Piana. Ma, sopra ogni cosa, Mamma Africa chiede al governo e alle istituzioni di costruire subito un centro di accoglienza per gli immigrati a Rosarno. "Non voglio morire - dice Norina Ventre raccontando ad Apcom il suo stato d'animo - prima di vedere un centro di accoglienza in questa città". "C'è rabbia, molta rabbia da parte di tutti - prosegue - oggi pomeriggio faremo sciopero perchè non vogliamo sottometterci" a chi discrimina questa povera gente. "Si vestono con i nostri vestiti, gli diamo da mangiare - aggiunge - e loro non chiedono niente, non vengono a rubare o a fare del male a nessuno, non toccano niente e nessuno, allora - si chiede Mamma Africa - perchè devono essere minacciati? Perchè devono essere trattati male?". L'odio di alcune persone è soltanto rivolto verso gli immigrati dell'Africa nera. "Ce l'hanno solo con i neri - afferma - gli altri che vanno a rubare, come ad esempio i rumeni vengono sopportati, mentre questi poveri disgraziati che vengono a rischio della vita non li possono sopportare perchè hanno la pelle nera". La speranza, adesso, è di ricostruire tutto. "Speriamo, ma per adesso ci fermiamo e vediamo come vanno le cose. A chi diamo da mangiare adesso? Alcuni vogliono tornare, altri hanno paura", spiega Norina Ventre, raccontando la storia di una ragazza di colore costretta per paura a lasciare la propria casa di Rosarno e a fuggire a Napoli. Questa ragazza, dice Mamma Africa, "tornerà a Rosarno e sarà ospitata a casa mia". "Speriamo - prosegue - che finalmente il governo accetti di fare un centro di accoglienza a Rosarno. Il presidente Loiero mi deve promettere che che farà un centro di accoglienza. Non devo morire prima di vedere un centro di accoglienza a Rosarno". Mamma Africa vuole davvero bene ai suoi ragazzi, li aiuta, li sostiene per come può, scherza e gioca con loro. "Quando ho compiuto 83 anni - racconta - li ho portati tutti al ristorante. Mamma, quanti anni hai, mi hanno chiesto? E io ho risposto scherzando: 23!. E tutti hanno iniziato a ridere". "Quando morirò - conclude questa donna forte dall'animo grande - ho detto ai miei amici che voglio essere accompagnata da loro. E come?, mi hanno chiesto. Ballando, ho risposto io. Ta-dan, ta-dan, ta-dan".
Roma, 11 gen. (Apcom) - E' grande la rabbia, forte la delusione, ferma l'incomprensione di Mamma Africa, la signora che da anni, ogni domenica, prepara da mangiare pazientemente al popolo degli immigrati di Rosarno. Si chiama Norina Ventre, ha 85 anni, ed è la 'mamma' morale di tanti ragazzi di colore costretti per disperazione ad abbondare la propria Terra in cerca di un lavoro, o meglio di un'occupazione per sopravvivere. Ma Mamma Africa non si arrende. Non è bastato veder mandare via tutti gli immigrati, distrutta la casa di campagna dove, insieme a un gruppo di volontari, organizza la mensa per centinaia e centinaia di extracomunitari. "Ricostruiremo tutto", assicura con la speranza che presto i suoi amici possano far ritorno nella città della Piana. Ma, sopra ogni cosa, Mamma Africa chiede al governo e alle istituzioni di costruire subito un centro di accoglienza per gli immigrati a Rosarno. "Non voglio morire - dice Norina Ventre raccontando ad Apcom il suo stato d'animo - prima di vedere un centro di accoglienza in questa città". "C'è rabbia, molta rabbia da parte di tutti - prosegue - oggi pomeriggio faremo sciopero perchè non vogliamo sottometterci" a chi discrimina questa povera gente. "Si vestono con i nostri vestiti, gli diamo da mangiare - aggiunge - e loro non chiedono niente, non vengono a rubare o a fare del male a nessuno, non toccano niente e nessuno, allora - si chiede Mamma Africa - perchè devono essere minacciati? Perchè devono essere trattati male?". L'odio di alcune persone è soltanto rivolto verso gli immigrati dell'Africa nera. "Ce l'hanno solo con i neri - afferma - gli altri che vanno a rubare, come ad esempio i rumeni vengono sopportati, mentre questi poveri disgraziati che vengono a rischio della vita non li possono sopportare perchè hanno la pelle nera". La speranza, adesso, è di ricostruire tutto. "Speriamo, ma per adesso ci fermiamo e vediamo come vanno le cose. A chi diamo da mangiare adesso? Alcuni vogliono tornare, altri hanno paura", spiega Norina Ventre, raccontando la storia di una ragazza di colore costretta per paura a lasciare la propria casa di Rosarno e a fuggire a Napoli. Questa ragazza, dice Mamma Africa, "tornerà a Rosarno e sarà ospitata a casa mia". "Speriamo - prosegue - che finalmente il governo accetti di fare un centro di accoglienza a Rosarno. Il presidente Loiero mi deve promettere che che farà un centro di accoglienza. Non devo morire prima di vedere un centro di accoglienza a Rosarno". Mamma Africa vuole davvero bene ai suoi ragazzi, li aiuta, li sostiene per come può, scherza e gioca con loro. "Quando ho compiuto 83 anni - racconta - li ho portati tutti al ristorante. Mamma, quanti anni hai, mi hanno chiesto? E io ho risposto scherzando: 23!. E tutti hanno iniziato a ridere". "Quando morirò - conclude questa donna forte dall'animo grande - ho detto ai miei amici che voglio essere accompagnata da loro. E come?, mi hanno chiesto. Ballando, ho risposto io. Ta-dan, ta-dan, ta-dan".
Questa si chiama non solo solidarietà.
Ma esempio concreto contro il razzismo.
Una nonnina, volendo potrebbe essere solidale anche con pochi spiccioli da dare a questi "disgraziati" o da portare in "sacrestia" per le varie raccolte.
L'esempio di Mamma Africa va ben oltre la solidarietà.
Il suo impegno non si limita solo a far da mangiare per questi "figli di nessuno" ma la sua lotta si estende nella denuncia di quel che accade e nella richiesta alle istituzioni di intervenire e nell'auspicio di una ricostruzione.
Certamente la sua opera è venuta fuori adesso con l'occhio del mondo puntato su Rosarno.
Infatti anch'io ho appreso di questa bellissima nonnina in questi momenti concitati .
Mi chiedo perchè queste notizie non occupano il giusto spazio nell'informazione di routine ed invece vengono alla luce solo quando il "misfatto" è compiuto.
Eppure io sono una che cerca le informazioni e non mi limito solo ai TG o ai giornali.
Sarà stata una mia svista? Oppure , invece, come temo, l'informazione è il colabrodo che da tempo si denuncia?
Facendo un reportage o anche un semplice servizio su Norina Ventre si sarebbero forse aperti gli occhi a qualche migliaio di italiani?
MAMMA AFRICA MERITEREBBE LE PRIME PAGINE DEI GIORNALI ED I TITOLI DEI TG.
Certo da sola non può risolvere i problemi, ne potrebbero risolverli altre cento e più persone come lei ... ma il suo esempio sia da monito per tutti noi, specie per chi è pervaso dall'odioso sentimento razziale. (Il rispetto delle regole è un conto, la discriminazione in base alla razza è un'altra)
Soprattutto, sia da esempio per i politici nazionali e locali che in questi giorni stanno facendo le passerelle in TV e sui giornali con i loro abiti firmati, dentro alle lussuose auto e con tanta di scorta al seguito.
Gente senza dignità. Sopra le nostre spalle .
Incapaci, corrotti, razzisti, FANNULLONI!
Miriam
5 commenti:
di mafia si muore,sempre!!
Le manifestazioni di solidarieta' spaccano le coscenze?Forse un tempo,oggi ,in tempi cosi Exenofobi,omofobi,secessionisti,in questa lurida guerra fra poveri,sai quanto gli frega ai ricchi ? i quali rimangono "mollemente ma inserabilmente attaccati alle loro poltrone "grasse e confortevoli"
i poveri sono sempre piu poveri,e i grassi e gli "sfregiati finti," con le loro ballerine continuano a far "ballar l'och" ma solo per loro.
Non si canta nemmeno una messa senza un soldo,figuriamoci aiutare i poveri piu poveri-
Come sempre,come al solito se qualcuno li aiutera' non sara nè grazie ai politici nè grazie ai ricchi,ma solo fra' persone con una coscenza Democratica e solidale
Hai proprio ragione Gabry.
Quello che mi fa più schifo in questo Paese è il totale disprezzo per la dignità delle persone.
Ciao!
Corsi e ricorsi della storia. Siamo stati emigranti, per molti versi lo siamo tuttora eppure… non rusciamo a comprendere l’altro, lo “straniero” che lascia casa, affetti, radici per il sogno di una vita migliore e anzichè operare per l’integrazione di queste persone, si opera per l’esclusione. L’Italia è ormai un paese mul...tietnico e vanno
sicuramente adottate misure che possano garantire il benessere e la sicurezza di tutti, ma accarezzando un disegno di interculturalità e di
integrazione e NON di esclusione.
Chi la pensa diversamente ...ha a che fare con la parola Mafia ..o Ndrangheta in questo caso, la quale grazie al silenzio assenso, in questi anni, dei media tradizionali, ha superato e di molto nel fatturato criminale ...i cugini siciliani ...
Ciao Miryam, Grazie infinite del saluto che mi hai lasciato. E' un piacere per me ritornare a gironzolare per i Blog dopo tanto tempo e ricominciare a scrivere le mie impressioni e sensazioni.
un saluto
Miryam, proprio una schifezza...
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