

Il problema dell'immigrazione sembra oggi il più sentito nel nostro Paese. Se ne discute nei più "importanti"salotti televisivi. Ognuno da la sua ricetta. Solo che gli ingredienti talvolta non sembrano quelli adeguati. Si è creato allarme sociale, si sono alimentate paure esacerbando gli animi. Alemanno e il PDL a Roma sulla paura creata dall'allarme Rom ed immigrati vari ci hanno costruito la campagna elettorale. Hanno strumentalizzato politicamente ai limiti della decenza l'omicidio della sig.ra Reggiani e poi, ,come piovuto dal cielo,ad hoc lo strupro della studentesa staniera da parte di un romeno . A Napoli i cittadini di Ponticelli hanno dato fuoco ai campi rom, scoprendo da un giorno all'altro il pericolo che rappresentavano queste persone. Forse si è arrivati ad un punto di rottura, di esasperazione. Ma non si può giustificare tanta violenza. Magari i napoletani si ribellassero così con i camorristi. Il guaio è che le istituzioni sono assenti e la camorra spadroneggia anche nel guidare i raid antirom. Certo il problema degli immigrati irregolari e che vivono in condizioni miserevoli esiste, bisogna trovare delle soluzioni. E' vero che non si può venire in Italia e fare ciò che si vuole. Ma dov'è lo Stato, dove sono i nostri governanti? Che fine ha fatto il diritto, perchè la legge è così flebile, inapplicabile? Il guaio è che la magistratura è delegittimata da 15 anni. La magistratura non può sostituirsi al potere legislativo nè a quello esecutivo. Si adeguino le leggi, si dia più potere ai giudici, si faccia della legalità, in tutti i contesti, non solo l'immigrazione, il faro che guidi tutti. Se non funzionano le leggi significano che o non sono buone o la magistratura non ha il potere di applicarle in maniera adeguata. In quanto al concetto di reciprocità , da molti invocato,non sempre lo si può applicare, specie nei paesi islamici ove esistono ancora concetti tribali, se noi siamo una democrazia non possiamo comportarci come coloro che non hanno questa forma di governo. Come a dire "non siamo come loro" Loro si devono adeguare al nostro sistema nel nostro Paese, ma non può esserci reciprocità, noi , nel loro , non ci adegueremmo mai, almeno per quanto riguarda quei paesi che non sanno cosa sia la democrazia. In quanto ad altri problemi culturali del tipo “crocifisso si oppure no” bisogna ricordare che viviamo in uno Stato laico e deve essere garantita la cultura di tutti, poi si lascia all’autonomia delle singole scuole o dei singoli enti l’opportunità o meno di agire nell’interesse della comunità. Certamente non dobbiamo subire veti e vessazioni da chi è ospite nel nostro Paese. Credo che l’educazione unita al buon senso e al rispetto reciproco possano fare molto di più delle urla e dell’intolleranza. E' auspicabile che finalmente le leggi siano fatte rispettare da tutti, soprattutto che si ristabilisca uno stato di diritto ove non si colpiscano solo i deboli, ma chi delinque in tutti i sensi. In primis andrebbero anche abrogate le leggi sul falso in bilancio e sulla prescrizione dei reati. Come a dire , la legalità e il rispetto delle regole in tutti i sensi.
1 commento:
Concordo con quanto postato.
E' vergognoso che l'informazione cavalchi ed alimenti le paure degli italiani. Ci vuole serietà, gli uomini delle istituzioni dovrebbero capire e rendersi conto dove stanno conducendo il nostro paese. Anna .
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