“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti e io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare”. (Bertolt Brecht)

venerdì 4 luglio 2008

PER LA DIFESA DELLA COSTITUZIONE



Su "La Repubblica.it" (CLICCA SUL LINK PER FIRMARE) è in corso una petizione contro il "lodo Alfano".

Questo il testo dell'appello di cento costituzionalisti.
"I sottoscritti professori ordinari di diritto costituzionale e di discipline equivalenti, vivamente preoccupati per le recenti iniziative legislative intese:
1) a bloccare per un anno i procedimenti penali in corso per fatti commessi prima del 30 giugno 2002, con esclusione dei reati puniti con la pena della reclusione superiore a dieci anni2) a reintrodurre nel nostro ordinamento l'immunità temporanea per reati comuni commessi dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Presidenti di Camera e Senato anche prima dell'assunzione della carica, già prevista dall'art. 1 comma 2 della legge n. 140 del 2003, dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 24 del 2004,
premesso che l'art. 1, comma 2 della Costituzione, nell'affermare che "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione", esclude che il popolo possa, col suo voto, rendere giudiziariamente immuni i titolari di cariche elettive e che questi, per il solo fatto di ricoprire cariche istituzionali, siano esentati dal doveroso rispetto della Carta costituzionale,
rilevano, con riferimento alla legge di conversione del decreto legge n. 92 del 2008, che gli artt. 2 bis e 2 ter introdotti con emendamento a tale decreto, sollevano insuperabili perplessità di legittimità costituzionale perché:
a) essendo del tutto estranei alla logica del cosiddetto decreto-sicurezza, difettano dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza richiesti dall'art. 77, comma 2 Cost. (Corte cost., sentenze n. 171 del 2007 e n. 128 del 2008);b) violano il principio della ragionevole durata dei processi (art. 111, comma 1 Cost., art. 6 Convenzione europea dei diritti dell'uomo);c) pregiudicano l'obbligatorietà dell'azione penale (art. 112 Cost.), in conseguenza della quale il legislatore non ha il potere di sospendere il corso dei processi, ma solo, e tutt'al più, di prevedere criteri - flessibili - cui gli uffici giudiziari debbano ispirarsi nella formazione dei ruoli d'udienza;d) la data del 30 giugno 2002 non presenta alcuna giustificazione obiettiva e razionale;e) non sussiste alcuna ragionevole giustificazione per una così generalizzata sospensione che, alla sua scadenza, produrrebbe ulteriori devastanti effetti di disfunzione della giustizia venendosi a sommare il carico dei processi sospesi a quello dei processi nel frattempo sopravvenuti;
rilevano, con riferimento al cosiddetto lodo Alfano, che la sospensione temporanea ivi prevista, concernendo genericamente i reati comuni commessi dai titolari delle sopra indicate quattro alte cariche, viola, oltre alla ragionevole durata dei processi e all'obbligatorietà dell'azione penale, anche e soprattutto l'art. 3, comma 1 Cost., secondo il quale tutti i cittadini "sono eguali davanti alla legge".
Osservano, a tal proposito, che le vigenti deroghe a tale principio in favore di titolari di cariche istituzionali, tutte previste da norme di rango costituzionale o fondate su precisi obblighi costituzionali, riguardano sempre ed esclusivamente atti o fatti compiuti nell'esercizio delle proprie funzioni.Per contro, nel cosiddetto lodo Alfano la titolarità della carica istituzionale viene assunta non già come fondamento e limite dell'immunità "funzionale", bensì come mero pretesto per sospendere l'ordinario corso della giustizia con riferimento a reati "comuni".
Per ciò che attiene all'analogo art. 1, comma 2 della legge n. 140 del 2003, i sottoscritti rilevano che, nel dichiararne l'incostituzionalità con la citata sentenza n. 24 del 2004, la Corte costituzionale si limitò a constatare che la previsione legislativa in questione difettava di tanti requisiti e condizioni (tra cui la doverosa indicazione del presupposto - e cioè dei reati a cui l'immunità andrebbe applicata - e l'altrettanto doveroso pari trattamento dei ministri e dei parlamentari nell'ipotesi dell'immunità, rispettivamente, del Premier e dei Presidenti delle due Camere), tali da renderla inevitabilmente contrastante con i principi dello Stato di diritto.Ma ciò la Corte fece senza con ciò pregiudicare la questione di fondo, qui sottolineata, della necessità che qualsiasi forma di prerogativa comportante deroghe al principio di eguale sottoposizione di tutti alla giurisdizione penale debba essere introdotta necessariamente ed esclusivamente con una legge costituzionale.
Infine, date le inesatte notizie diffuse al riguardo, i sottoscritti ritengono opportuno ricordare che l'immunità temporanea per reati comuni è prevista solo nelle Costituzioni greca, portoghese, israeliana e francese con riferimento però al solo Presidente della Repubblica, mentre analoga immunità non è prevista per il Presidente del Consiglio e per i Ministri in alcun ordinamento di democrazia parlamentare analogo al nostro, tanto meno nell'ordinamento spagnolo più volte evocato, ma sempre inesattamente"

7 commenti:

Elia Pirone ha detto...

Benchè sia contrario al Lodo Schifani bis, non sottoscrivo questa iniziativa. Primo perchè mi sono sempre tenuto lontano dall'"intellighenzia" di una certa pseudo-sinistra. Secondo perchè i problemi del Paese sono altri. Perchè questi "costituzionalisti" (già il nome dice tutto per rilevare quanto sia inutile il loro ruolo). Terzo perchè si giudica un governo alla fine.
Quarto perchè non riconosco la legittimità di buona parte della Costituzione. Buona giornata.

Mary ha detto...

Non speravo e.p. che lei firmasse la petizione.
Che i problemi del paese siano altri lo posti al governo che, fino a prova contraria, si sta occupando di altro.
A differenza di lei credo che la costituzione sia il baluardo della democrazia, senza di essa forse non staremmo ancora qui a scriverci io e lei.
I costituzionalisti hanno un ruolo importante, ovviamente per chi crede nei principi della nostra carta fondamentale, molte volte ci hanno "salvato" dallo stravolgimento dello stato democratico.
La petizione non è un giudizio definitivo sul governo ma solo contro i provvedimenti beceri di questo breve scorcio di legislatura.
(E' curioso tuttavia che si invochi un giudizio finale per questo governo mentre per quello di Prodi si è bombardato fin dall'inizio)
Un ultimo appunto,sul quale desidererei una risposta : se lei si dichiara contrario al lodo Schifani/Alfano come pensa di contrastare? Oppure si dice contrario ma lascerebbe comunque fare?
Buona giornata a lei

Elia Pirone ha detto...

Contrastare? In effetti i cittadini non possono contrastare un governo. Possono solo esprimere pareri personali che non cambiano minimamente il parere di un governo. Però lei Miryam può percorrere due strade: o indire un referendum e sperare che sia un successo o fare la rivoluzione. Il resto non serve.

Ma quand'è successo che la costituzione ha salvato l'Italia? Devo essermelo perso.

Mary ha detto...

e. p. lasciando perdere la rivoluzione(caso mai il ricorso ad essa potrebbe esserci in casi estremi)conosco bene il ricorso all'istituto referendario (sebbene non abbia studiato giurisprudenza il mio corso di Laurea prevedeva un esame in istituzioni di diritto pubblico e costituzionale).
Diciamo che le manifestazioni, le petizioni e quant’altro servono, a mio avviso, a cercare di far riflettere i nostri governanti sperando in un ripensamento.
Se poi ciò non avvenisse, allora si potrebbe al ricorso al referendum, come già auspicato.
Essendo la” nostra” costituzione rigida non si può modificare con leggi ordinarie.
L’altra volta il lodo Schifani non è passato perché incostituzionale.
E …poi …ha dimenticato la legge sul federalismo che, in effetti, era una secessione e quindi uno stravolgimento dell’Italia?
Saluti

Anonimo ha detto...

Corro subito a firmare.....e farò girare la voce.
Grazie e ciao

Franca ha detto...

Come sai, io ho già firmato.

Grazie per la visita che ho ricambiato volentieri...

maxpaglino ha detto...

il lodo Alfano è l'ennesima vergogna che Berlusconi vuole fare alla luce del sole sperando che nessuno si renda conto che cosa sia, per fortuna Travaglio, Di Pietro e pochi altri.

"L'uomo è uomo quando non è testardo. Quando capisce che deve fare marcia indietro e la fa. Quando riconosce un errore commesso, se ne assume le responsabilità, paga le conseguenze e chiede scusa. Quando riconosce la superiorità di un altro uomo e glielo dice. Quando amministra e valorizza nella stessa misura tanto il suo coraggio quanto la sua paura." (da "Il Sindaco del Rione Sanità" Eduardo De Filippo)

Un pò di cambiamenti

Curando un altro blog di politica "La sinistra che Vogliamo " insieme ad un gruppo di amici blogger,questo blog è in effetti una "fotocopia" dell'altro.Per tale motivo ho deciso di apportare alcuni cambiamenti soprattutto nei contenuti.
La politica analizzata criticamente,secondo il mio punto di vista, sarà sempre presente ma,accanto ad essa cercherò di discutere anche di altre tematiche che riguarderanno la società e l'individuo,il pensiero speculativo antico e moderno,i problemi del nostro tempo che possono anche travalicare il campo della politica come "fatto" in se.
Spero di essere compresa da chi mi legge
B L O G I N
R I S T R U T T U R A Z I O N E

VASCO ROSSI _BASTA POCO_