Le foto del ministro spagnolo(sin.) e del giudice (des.)
Caro Beppe,
scrivo da Barcellona (Spagna) con l’intento di fare un paragone tra la cena di Berlusconi con Luigi Mazzella, Paolo Maria Napolitano e una battuta di caccia alla quale parteciparono l’allora ministro della giustizia spagnolo
Bermejo e il giudice dell’audiencia nacional Garzon tenutasi a febbraio scorso. In quell’occasione le due personalità spagnole vennero ritratte in una foto con i cervi abbattuti durante la caccia. Vi allego un link a google con gli articoli che possono servire come primo spunto informativo:
google.es
ma ció che vorrei risaltare è il fatto che in quell’occasione il Ministro Bermejo( leggi qui) si dimise pochi giorni dopo come avverrebbe in qualsiasi paese civile, eppure il Giudice Garzon anche essendo la principale personalità del mondo giuridico spagnolo o comunque il più mediatico (lo si ricorderà per aver giudicato Pinochet) non fa certo parte della Consulta o come altro si chiami l’equivalente organismo spagnolo per gli affari costituzionali, come si evince dalla sua biografia qui di seguito linkata:
wikipedia.org/
per quanto mi riguarda il presidente del consiglio può andare a cena con uno strettissimo gruppo di persone e non certo con chi deve decidere del suo futuro. Quasi meglio che vada a cena con escort o veline, almeno quelle, pur potendolo ricattare, almeno non devono proteggere la costituzione.
Grazie dell’attenzione.
dal blog di Antonio Di Pietro
Dimettetevi: commensali interessati
Cosa ci facevano a cena insieme un corruttore improcessabile, il suo scagnozzo al Ministero della Giustizia nonché firmatario del Lodo Alfano, un indagato per corruzione aggravata dal favoreggiamento a Cosa Nostra e presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, il fedele sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e due componenti della Corte Costituzionale, che il 6 ottobre saranno chiamati a pronunciarsi sulla costituzionalità della legge 128 del 2008, più nota come Lodo Alfano?
Solo lo scemo del villaggio potrebbe escludere che abbiano parlato del “problemaccio” incostituzionalità. Specie se il “problemaccio”, qualora dovesse verificarsi, equivarrebbe al rientro in scena di Silvio Berlusconi nel processo a David Mills con finale scontato di condanna per corruzione.
I giudici Paolo Maria Napoletano e Luigi Mazzella hanno il dovere di non presentarsi all’udienza del 6 ottobre e di dimettersi dalla Consulta. Lo devono, non tanto agli italiani, verso cui mancano di rispetto con le ridicole spiegazioni su quei commensali così ben assortiti, ma ai loro colleghi per non compromettere la credibilità dell’istituzione che loro rappresentano.
Gli italiani non sono beoti, anche se il Presidente del Consiglio li sta facendo passare come tali, e non hanno bisogno di ascoltare le intercettazioni di quel tavolo per capire che l’argomento più gettonato, tra un flut di Veuve Clicquot e un’aragosta, con ottime probabilità è stato il lodo della vergogna.
Su questo argomento Italia dei Valori avvierà una campagna di informazione senza sconti fino al 6 ottobre.
3 commenti:
L'Italia si differenzia dalle altre democrazie, occidentali e non, per una cosa non di poca importanza. LA SFACCIATAGGINE.
Da noi chiunque si può permettere di fare di tutto e di più. Perchè?
Le risposte sono due, quelle che ritengo le principali, e che hanno portato la nostra nazione ad un livello barbarico del nostro comportamento.
Il primo: il senso di impunità che ormai ognuno sente di avere, a tutt i livelli, dal viaggiatore senza biglietto sul treno fino ad un alto giudice della consulta che va a cena a casa del giudicato.
Il secondo: il perdonismo e il buonismo di stampo cattolico.
Kant insegna che l'uomo deve essere giudice di se stesso, la morale, che sono le leggi che l'uomo si è dato per raggiungere un fine, è la legge che ognuno deve seguire, e deve rendere conto solo a questa. Nelle società cattoliche ciò non succede. Il punto di riferimento è Dio il quale, tramite la chiesa, punisce o assolve. Quindi ogni cosa è ammessa se poi c'è la confessione, cioè la remissione dei peccati.
Il mix di queste due cose danno una spiegazione a questi comportamenti e spiega la lontanaza con gli altri paesi i quali hanno come riferimento le leggi dello stato, non della chiesa cattolica.
Lorenzo
Ciao Lorenzo!
Concordo con le tue tesi.
Il livello di "mentalità culturale" dell'italiano medio è regredito paurosamente verso il basso, specie in questi ultimi anni.
Se pensiamo a quale aberrazione arrivano,c'è davvero da non meravigliarsi su quanto sta avvenendo nel nostro Paese.Ad esempio, la moglie di Berlusconi dice che suo marito è un maiale, ma loro colpevolizzano la moglie.
A questo proposito ,ti invito a leggere una lettera inviata dalla sig.Rizzoli,deputata pdl,al seguente indirizzo http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/cara-veronica-scrisse-in-maggio-a-lady-berlusconi-la-moglie-di-rizzoli-di-caro-cera-solo-linizio-48208/.
Un giudice, carte alla mano, dice che è un malfattore, un corruttore, ma loro colpevolizzano il giudice. Ma è mai possibile che certa gente sia arrivata a questo punto? Eppure "discendiamo da "antiche stirpi" i cui insegnamenti sono arrivati fino al terzo millenio...Gli antichi romani dicevano che nemmeno sulla moglie di Cesare doveva gravare qualche sospetto, quà abbiamo addirittura "cesare" non solo sospettato, ma giudicato sia dalla moglie che da un giudice di un libero tribunale della Repubblica italiana e trovato colpevole. Però i servi dicono che sbagliano tutti tranne Berlusconi! Sappiamo tutti, e anche loro sanno, che nei suoi armadi Berlusconi nasconde più scheletri delle catacombe di Domitilla, però fanno finta di non sapere, per non essere costretti a pensare.
Molti di loro affermano anche di agire attraverso la morale cattolica,che è diventata scudo e mezzo per irretire le masse, poichè, appunto, c'è la remissione dei peccati.
"Agisci tenendo presente che la tua situazione può essere universalizzata",come insegna Kant,non è una formula da prendere in considerazione, nè da pubblicizzare poichè metterebbe in imbarazzo le istituzioni tra le quali la stessa Chiesa.
Allora cosa fare in questo marasma? Io credo che l'unica via possibile di uscita sia la formazione dei giovani e allargare gli orizzonti della razionalità per tutti.
Per questo la scuola e le università giocano un ruolo fondamentale.
Ma oggi con i media nelle condizioni cui stanno, la scuola non sufficientemente "curata" diventa difficile.
Ma non tutto è perduto.
Il riscatto , come insegna la storia, è sempre venuto dalle minoranze.
Ciao e grazie per l'intervento.
nessuna sorpresa,FORSE,ma solo forse,abbiamo bisogno d un risveglio in stile IRANIANO!!!Italioti, beoti e dormienti...
come i conti da cui lo stato ha prelevato senza permesso soldi non suoi!!!
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