“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti e io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare”. (Bertolt Brecht)

sabato 27 giugno 2009

La carboneria della Consulta...Berlusconi a cena con i giudici della Corte Costituzionale


Un incontro "carbonaro" tra il premier, Alfano, Ghedini e due giudici della Corte Costituzionale.

Per parlare di giustizia.

Ma sullo sfondo c'è anche l'immunità di Berlusconi. Le auto con le scorte erano arrivate una dopo l'altra poco prima di cena. Silenziose, con i motori al minimo, avevano imboccato una tortuosa traversa di via Cortina d'Ampezzo a Roma dove, dopo aver percorso qualche tornante, si erano infilate nella ripida discesa che portava alla piazzola di sosta di un'elegante palazzina immersa nel verde. Era stato così che in una tiepida sera di maggio i vicini di casa del giudice della Corte costituzionale Luigi Mazzella, avevano potuto assistere al preludio di una delle più sconcertanti e politicamente imbarazzanti riunioni, organizzate dal governo Berlusconi. Un incontro privato tra il premier e due alti magistrati della Consulta, ovvero l'organismo che tra poche settimane dovrà finalmente decidere se bocciare o meno il Lodo Alfano: la legge che rende Silvio Berlusconi improcessabile fino alla fine del suo mandato.


[...] La cena dura a lungo. E a tenere banco è il presidente del Consiglio. Berlusconi sembra un fiume in piena e ripropone, tra l'altro, ai presenti una sua vecchia ossessione: quella di riuscire finalmente a riformare la giustizia abolendo di fatto i pubblici ministeri e trasformandoli in "avvocati dell'accusa".


[...] 'L'espresso' ha infatti potuto leggere una bozza di riforma costituzionale consegnata a Palazzo Chigi un paio di giorni dopo il vertice. Una bozza che adesso circola nei palazzi del potere ed è anche arrivata negli uffici del Senato in attesa di essere trasformata in un articolato e discussa. Si tratta di quattro cartelle, preparate da uno dei due giudici, in cui viene anche rivisto il titolo quarto della carta fondamentale, quello che riguarda l'ordinamento della magistratura. Nove articoli che spazzano via una volta per tutte gli 'odiati' pubblici ministeri che dovrebbero essere sostituiti da funzionari reclutati anche tra gli avvocati e i professori universitari.


Articolo completo, vi consiglio di leggerlo: http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/2283619.html

Praticamente ha cenato con quelli che devono giudicare la costituzionalità del lodo alfano e mentre c'era ha concordato con loro un piano per stuprare la giustizia e la costituzione...


P.S. Per quelli che dubitassero della veridicità dei fatti riportati da Peter Gomez, ecco le dichiarazioni del padrone di casa:
Citazione:

LODO ALFANO: MAZZELLA, ASTENERMI? NO, SONO LIBERO E ONESTO
(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Mazzella, come riferisce di aver puntualizzato anche in una sua lettera di risposta all'Espresso, definisce come compiuto ''da privato cittadino'' quell'invito ''al suo desco familiare'' di Berlusconi, ''un vecchio amico ricoprente però un'alta carica di governo''. E all'ANSA aggiunge: ''Non credo che io, da individuo privato, debba dar conto delle cene che faccio. Il contenuto della cena sono tutte invenzioni: se si incontrano più persone a tavola si può scrivere 'più fonti hanno concordato'? Il tema se lo sono inventato loro'' dell'Espresso. E ancora: ''In questo paese bisogna essere ben guardinghi e attenti a salvaguardare la liberà privata, che è quella che veramente si tenta di mettere a rischio. La libertà privata un bene prezioso e fondamentale: io a casa mia invito chi voglio, parlo di quello che voglio e di certo non mi faccio condizionare dalle notizie sulla stampa su pretesi temi trattati quando in effetti ci muoviamo in un vacuum totale di falsita''. ''Come si fa a scrivere - aggiunge in tono irritato Mazzella - che 'ben più fontì avrebbero concordato che uno degli argomenti al centro della riunione erano le riforme sulla giustizia quanto invece a tavola eravamo 6 o 7 ? Si dovrebbe ritenere che 3 o 4 ospiti hanno concordato e dunque il padrone di casa dovrebbe cominciare a diffidare anche dei suoi stessi amici?''. Alla domanda se gli siano arrivati segnali di irritazione da partedegli altri giudici della Consulta a seguito della notizia su quella cena o se il presidente Francesco Amirante gli abbia chiesto un chiarimento, il giudice Mazzella risponde: ''Ma stiamo scherzando? Pensa che si possa minimamente parlare di qualcosa del genere con un giudice costituzionale? Io - ribadisce - sono uomo soprattutto libero, in tutte le attività che ho svolto nella vita. Non sono mai stato condizionato da nessuno e sono sufficiente conscio della mia intelligenza per ritenere che non ci sia nessuno in grado di condizionarmi''.


ALLORA LO VEDREMO!!!

4 commenti:

Pino Amoruso ha detto...

E' uno schifo!!! Come fanno a votarli?
Ma li votano realmente?

Lorenzo ha detto...

Quello di Berlusconi è delirio puro.
Quello che mi fa rabbia e pena è tutto il codazzo di persone che si tira dietro.
Devo dire che, purtroppo, mi fanno pena ora anche i suoi elettori-tifosi.
Complimenti per le letture di Kant, è anche il mio filosofo preferito.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

Se la cantano e se la suonano. Ovvio che anche le loro dichiarazioni sono in linea...

Mary ha detto...

@ Pino
Non lo so Pino, quando passerà questa ubriacatura.

@ Logos
Provo gli stessi tuoi sentimenti, a me non fa paura tanto lui,(che è un demente) ma soprattutto il suo codazzo.
Grazie per i complimenti,avremo,in seguito un tema comune su cui discutere. Ciao!

@Daniele
Grazie per il commento.
Ne succedono di tutti i colori, purtroppo.
Questi due dovrebbero dimettersi, come minimo.

"L'uomo è uomo quando non è testardo. Quando capisce che deve fare marcia indietro e la fa. Quando riconosce un errore commesso, se ne assume le responsabilità, paga le conseguenze e chiede scusa. Quando riconosce la superiorità di un altro uomo e glielo dice. Quando amministra e valorizza nella stessa misura tanto il suo coraggio quanto la sua paura." (da "Il Sindaco del Rione Sanità" Eduardo De Filippo)

Un pò di cambiamenti

Curando un altro blog di politica "La sinistra che Vogliamo " insieme ad un gruppo di amici blogger,questo blog è in effetti una "fotocopia" dell'altro.Per tale motivo ho deciso di apportare alcuni cambiamenti soprattutto nei contenuti.
La politica analizzata criticamente,secondo il mio punto di vista, sarà sempre presente ma,accanto ad essa cercherò di discutere anche di altre tematiche che riguarderanno la società e l'individuo,il pensiero speculativo antico e moderno,i problemi del nostro tempo che possono anche travalicare il campo della politica come "fatto" in se.
Spero di essere compresa da chi mi legge
B L O G I N
R I S T R U T T U R A Z I O N E

VASCO ROSSI _BASTA POCO_