“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti e io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare”. (Bertolt Brecht)

venerdì 29 maggio 2009

Santus: «Sono finiana ma non posso votare Pdl» Le anomalie della politica italiana odierna....



Notizia importata da l'Unità

È stata presidente del "Comitato per Fini premier", capolista di An alle ultime comunali di Torino, scrive sul "Secolo d'Italia" ed è tra i promotori di "Farefuturo", la fondazione del presidente della Camera. Insomma è, come lei stessa precisa, una «finiana di ferro». Eppure Daniela Santus, docente di Geografia Culturale all'Università di Torino, alle europee voterà Ivan Scalfarotto, candidato del Pd nella sua circoscizione (Nord Ovest). Lo ha anche scritto in una lettera che ha spedito ad alcuni amici, rassicurandoli sul fatto che da parte sua non c'è «nessuno spostamento a sinistra»: «Io sono sempre la stessa, le mie idee sono quelle di sempre, sulla stessa linea del presidente Gianfranco Fini. Ma è proprio per questo motivo che non posso votare Pdl. Un partito che è l'incarnazione del premier Silvio Berlusconi». In particolare, la docente di Geografia culturale punta il dito contro la riforma Gelmini, la mancanza di rispetto della Costituzione, la vicenda Englaro, la poca difesa della laicità dello Stato.Raggiunta al telefono, Daniela Santus conferma che quella lettera non è uno scherzo. «Se Fini fosse stato candidato avrei votato lui, chiaro. No, a mio parere non c'è nessuno nella lista del Pdl che rappresenti le sue idee. Sì, ho scelto Scalfarotto, un voto alla persona, non al partito. Perché? Ho fatto un po' di ricerche sul periodo precedente alla sua candidatura (perché sappiamo quanto valgano le promesse fatte in campagna elettorale) e ho visto che si è speso per la laicità dello Stato, per il diritto di tutti a non essere discriminati in base al proprio genere o al proprio orientamento sessuale, per il rinnovamento della classe politica». E poi c'è il fatto che Scalfarotto, «come me, fa parte dell'associazione Luca Coscioni, e non ha avuto paura a prendere le distanze dalla dalemiana equivicinanza e dichiarare che sta con Israele».È proprio dai tempi del viaggio di Fini in Israele che la Santus si è avvicinata all'attuale presidente della Camera. Gli scrisse anche che aveva «un sogno», cioè «un Kadima italiano costruito dalle migliori menti italiane, di destra e di sinistra». Racconta: «Lui mi rispose di suo pugno che avrebbe partecipato volentieri ad un simile progetto. Da allora tra noi c'è, spero sia anche lui d'accordo, una bella amicizia intellettuale». Dice che al congresso fondativo del Pdl l'ha visto «molto solo» e che lei continua a sperare nella nascita del Kadima italiano «magari sotto la guida di Gianfranco Fini».Superfluo domandarle che cosa ne pensi di Berlusconi. Un po' perché risponde «volevo Fini premier, non basta?». Un po' perché ribadisce che non voterà Pdl proprio perché è «l'incarnazione» del capo del governo(...)


Perché ho pubblicato questa notizia?

Semplicissimo! L'anomalia italiana, non è essere di destra, non è che la destra vince ,in democrazia è possibile ed auspicabile l'alternanza.

L'anomalia italiana è questo PDL che non è destra, non è centro, è solo un'accozzaglia che fa quadrato,per propri interessi, intorno ad una sola persona, ad un gruppo sparuto che sta mettendo il nostro Paese alla berlina di tutto il mondo, che sta screditando la cultura italiana dell'accoglienza e della tolleranza.i

L'anomalia è l'attacco quotidiano, fanatico,minuzioso e puntuale contro lo "Stato di diritto", contro l'indipendenza della magistratura,contro la Costituzione nata dalla Resistenza, è l'insofferenza per le istituzioni democratiche, per il Parlamento considerato inutile, per il Presidente della Repubblica che è il garante della nostra legge suprema, per l'opposizione vissuta come impiccio, per tutti coloro che non sono allineati al "pensiero unico",considerati eversivi, "comunisti", che non dovrebbero avere il diritto di critica.

L'anomalia è la presa di possesso del sistema mediatico, la ragnatela costruita ad hoc con le tv private, piene, zeppe di programmi, approfondimenti e persino intrattenimento volti alla consacrazione del premier e alla demonizzazione degli avversari, nascondendo i problemi reali che ci sono nel Paese, la crisi economica e finanziaria, la disoccupazione in aumento, i redditi bassi del ceto medio, la crisi della media e piccola impresa....

L'anomalia è la presa del sistema comunicativo pubblico con i vertici nominati direttamente dal governo, dopo riunioni nella casa privata del premier . Ai vertici dell'informazione pubblica giornalisti compiacenti, che hanno mostrato palesemente di essere faziosi.
Non si richiedeva certo il contrario, ma persone libere da vincoli ideologici, persone "oneste" nel costruire un'informazione libera dal regime berlusconiano ed anche libere dall'influenza di sinistra, capaci di costruire un'informazione pluralista , democratica e, quanto più vicino possibile, alla realtà.
L' anomalia consiste,oggi in questo nostro tempo, la costruzione di una cultura di società legata all'immagine, basata su credenziali di successo, per le donne su criteri e condizionamenti fisici, da spendere nel mondo dello spettacolo o in quello della politica.
Ma cosa c'entra lo spettacolo con la politica, con le istituzioni, con la guida di ministeri ? Da dove escono i nomi di candidature di gente che fino a pochi mesi fa presentava programmi o faceva calendari?
Ecco perché oggi l'Italia ha toccato il fondo e siamo diventati lo zimbello della stampa oltralpe, mai come adesso dal dopoguerra.
Non è una questione di schieramenti o di condivisione... il problema fondamentale è il rovesciamento di un sistema culturale, politico e sociale che sta affondando le radici nella superficialità, nell'ignoranza e che sta trasformando il nostro Paese, non in una dittatura,almeno per il momento, ma in un Paese di "smemorati" pronti a subire inermi qualsiasi nefandezza, qualsiasi bugia e stravolgimento della realtà.
Per questo, sia da posizioni diverse, apprezzo la franchezza e la razionalità, nonché il coraggio della Professoressa Santus.
Magari la competizione fosse con un vero schieramento di centro destra!

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"L'uomo è uomo quando non è testardo. Quando capisce che deve fare marcia indietro e la fa. Quando riconosce un errore commesso, se ne assume le responsabilità, paga le conseguenze e chiede scusa. Quando riconosce la superiorità di un altro uomo e glielo dice. Quando amministra e valorizza nella stessa misura tanto il suo coraggio quanto la sua paura." (da "Il Sindaco del Rione Sanità" Eduardo De Filippo)

Un pò di cambiamenti

Curando un altro blog di politica "La sinistra che Vogliamo " insieme ad un gruppo di amici blogger,questo blog è in effetti una "fotocopia" dell'altro.Per tale motivo ho deciso di apportare alcuni cambiamenti soprattutto nei contenuti.
La politica analizzata criticamente,secondo il mio punto di vista, sarà sempre presente ma,accanto ad essa cercherò di discutere anche di altre tematiche che riguarderanno la società e l'individuo,il pensiero speculativo antico e moderno,i problemi del nostro tempo che possono anche travalicare il campo della politica come "fatto" in se.
Spero di essere compresa da chi mi legge
B L O G I N
R I S T R U T T U R A Z I O N E

VASCO ROSSI _BASTA POCO_