Meno giusto è la "gara" dei politici (alcuni per la verità, sempre i soliti)per farsi riprendere in primo piano, per farsi propaganda....
Ma dove erano prima? Neanche il prefetto era stato nominato su un territorio che da due mesi era sotto lo "scacco matto" del terremoto.......
Bisogna pure che chi sta ai vertici delle istituzioni, con onori ed oneri, si assuma le responsabilità e faccia un esame di coscienza... dimettendosi.
Non abbiamo bisogno di ministri sceriffi, di ministri razzisti, di ministri "sloganisti", abbiamo bisogno di persone competenti,che sappiano agire nella legalità e nella trasparenza, che sappiano agire nella prevenzione, che sappiano far funzionare la macchina amministrativa e governativa prima e non solo dopo le tragedie..... e l' Aquilano era una tragedia annunciata.
Trema la terra, crolla tutto. Lo sciame sismico andava avanti ormai da tempo. Ma la burocrazia, certe cose, non le considera proprio. Scriocchiolii inquietanti in una terra dove - primi a crollare - sono stati Catasto, Prefettura e Ospedale. Simboli di qualcosa di marcio, che va indagato e rimosso.
Un esempio? Aurelio Cozzani. E' stato il prefetto fino al 27 marzo 2009. Una carriera lunga, la sua. Onorata. Lunga 45 anni. Ha salutato la città, Aurelio Cozzani, e si è messo a riposo. Così come doveva essere. Così come era prevedibile che fosse. Così come era giusto. Meno giusto è il fatto che il suo sostituto è arrivato quando già le case di sabbia erano crollate. Franco Gabrielli, l'uomo che ha smantellato le nuove Br, ha raggiunto l'Aquila in tempo solo per gestire una catastrofe di dimensioni immani.
Interrogativi inquietanti. Ci sarebbero stati 40 dispersi e quasi 300 morti se fosse stata presa una decisione chiara e netta? Se si fosse deciso, con l'autorità prefettizia, di evacuare le città? Una autorità che però non c'era. Perché mancava il prefetto. E - poi - perché proprio la Prefettura è venuta giù di schianto. Ecco, appunto. Perché? La magistratura indaghi, frughi. Non abbia timori. Davanti a queste tragedie, non bisogna insabbiare, non bisogna mettere la testa sotto la sabbia. Ne hanno già usata troppa, di sabbia. Nei muri delle case.
Un esempio? Aurelio Cozzani. E' stato il prefetto fino al 27 marzo 2009. Una carriera lunga, la sua. Onorata. Lunga 45 anni. Ha salutato la città, Aurelio Cozzani, e si è messo a riposo. Così come doveva essere. Così come era prevedibile che fosse. Così come era giusto. Meno giusto è il fatto che il suo sostituto è arrivato quando già le case di sabbia erano crollate. Franco Gabrielli, l'uomo che ha smantellato le nuove Br, ha raggiunto l'Aquila in tempo solo per gestire una catastrofe di dimensioni immani.
Interrogativi inquietanti. Ci sarebbero stati 40 dispersi e quasi 300 morti se fosse stata presa una decisione chiara e netta? Se si fosse deciso, con l'autorità prefettizia, di evacuare le città? Una autorità che però non c'era. Perché mancava il prefetto. E - poi - perché proprio la Prefettura è venuta giù di schianto. Ecco, appunto. Perché? La magistratura indaghi, frughi. Non abbia timori. Davanti a queste tragedie, non bisogna insabbiare, non bisogna mettere la testa sotto la sabbia. Ne hanno già usata troppa, di sabbia. Nei muri delle case.
Mi chiedo, a cosa ha pensato Maroni?Sappiamo la risposta.....
Già lui ha la fissa solo per i clandestini... era occupato a farsi approvare il decreto sulla "sicurezza".........SICUREZZA? Ma quale sicurezza? Forse la sua e quella dei suoi amici, la sicurezza di continuare a prendere per i fondelli i cittadini italiani....anche coloro che, in buona fede,gli accordano la fiducia.
P.S.
Non ho ascoltato questa notizia in nessun telegiornale, in nessun televideo,in nessun approfondimento,in nessun talk skow..... sono io che non ascolto bene,non mi informo o invece l'informazione è faziosa e controllata?
2 commenti:
Non tutto si dice alla tv, anzi... si dice solo ciò che le "pecore"devono credere.
Buonanotte!
F.B.
Vorrei che qualcuno mi spiegasse perchè questa notizia non è stata detta dalla televisione.
E vorrei che Maroni lo spiegasse pubblicamente.
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