“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti e io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare”. (Bertolt Brecht)

sabato 11 aprile 2009

Mentre L'Aquila ballava, Roma DORMIVA

Ora si piange...si fa a gara per portare conforto e aiuto... giusto,giustissimo.

Meno giusto è la "gara" dei politici (alcuni per la verità, sempre i soliti)per farsi riprendere in primo piano, per farsi propaganda....
Ma dove erano prima? Neanche il prefetto era stato nominato su un territorio che da due mesi era sotto lo "scacco matto" del terremoto.......

Bisogna pure che chi sta ai vertici delle istituzioni, con onori ed oneri, si assuma le responsabilità e faccia un esame di coscienza... dimettendosi.
Non abbiamo bisogno di ministri sceriffi, di ministri razzisti, di ministri "sloganisti", abbiamo bisogno di persone competenti,che sappiano agire nella legalità e nella trasparenza, che sappiano agire nella prevenzione, che sappiano far funzionare la macchina amministrativa e governativa prima e non solo dopo le tragedie..... e l' Aquilano era una tragedia annunciata.
Trema la terra, crolla tutto. Lo sciame sismico andava avanti ormai da tempo. Ma la burocrazia, certe cose, non le considera proprio. Scriocchiolii inquietanti in una terra dove - primi a crollare - sono stati Catasto, Prefettura e Ospedale. Simboli di qualcosa di marcio, che va indagato e rimosso.
Un esempio? Aurelio Cozzani. E' stato il prefetto fino al 27 marzo 2009. Una carriera lunga, la sua. Onorata. Lunga 45 anni. Ha salutato la città, Aurelio Cozzani, e si è messo a riposo. Così come doveva essere. Così come era prevedibile che fosse. Così come era giusto. Meno giusto è il fatto che il suo sostituto è arrivato quando già le case di sabbia erano crollate. Franco Gabrielli, l'uomo che ha smantellato le nuove Br, ha raggiunto l'Aquila in tempo solo per gestire una catastrofe di dimensioni immani.
Interrogativi inquietanti. Ci sarebbero stati 40 dispersi e quasi 300 morti se fosse stata presa una decisione chiara e netta? Se si fosse deciso, con l'autorità prefettizia, di evacuare le città? Una autorità che però non c'era. Perché mancava il prefetto.
E - poi - perché proprio la Prefettura è venuta giù di schianto. Ecco, appunto. Perché? La magistratura indaghi, frughi. Non abbia timori. Davanti a queste tragedie, non bisogna insabbiare, non bisogna mettere la testa sotto la sabbia. Ne hanno già usata troppa, di sabbia. Nei muri delle case.
Mi chiedo, a cosa ha pensato Maroni?Sappiamo la risposta.....
Già lui ha la fissa solo per i clandestini... era occupato a farsi approvare il decreto sulla "sicurezza".........SICUREZZA? Ma quale sicurezza? Forse la sua e quella dei suoi amici, la sicurezza di continuare a prendere per i fondelli i cittadini italiani....anche coloro che, in buona fede,gli accordano la fiducia.
P.S.
Non ho ascoltato questa notizia in nessun telegiornale, in nessun televideo,in nessun approfondimento,in nessun talk skow..... sono io che non ascolto bene,non mi informo o invece l'informazione è faziosa e controllata?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non tutto si dice alla tv, anzi... si dice solo ciò che le "pecore"devono credere.
Buonanotte!
F.B.

theo ha detto...

Vorrei che qualcuno mi spiegasse perchè questa notizia non è stata detta dalla televisione.
E vorrei che Maroni lo spiegasse pubblicamente.

"L'uomo è uomo quando non è testardo. Quando capisce che deve fare marcia indietro e la fa. Quando riconosce un errore commesso, se ne assume le responsabilità, paga le conseguenze e chiede scusa. Quando riconosce la superiorità di un altro uomo e glielo dice. Quando amministra e valorizza nella stessa misura tanto il suo coraggio quanto la sua paura." (da "Il Sindaco del Rione Sanità" Eduardo De Filippo)

Un pò di cambiamenti

Curando un altro blog di politica "La sinistra che Vogliamo " insieme ad un gruppo di amici blogger,questo blog è in effetti una "fotocopia" dell'altro.Per tale motivo ho deciso di apportare alcuni cambiamenti soprattutto nei contenuti.
La politica analizzata criticamente,secondo il mio punto di vista, sarà sempre presente ma,accanto ad essa cercherò di discutere anche di altre tematiche che riguarderanno la società e l'individuo,il pensiero speculativo antico e moderno,i problemi del nostro tempo che possono anche travalicare il campo della politica come "fatto" in se.
Spero di essere compresa da chi mi legge
B L O G I N
R I S T R U T T U R A Z I O N E

VASCO ROSSI _BASTA POCO_